Cessione del credito, arrivano le nuove banche

decreto superbonus

Chi ha eseguito lavori di ristrutturazione edile nei mesi scorsi pensando di potersi avvalere della cessione del credito ha purtroppo trovato spesso le porte chiuse. Questo è dovuto soprattutto al fatto che molti soggetti che avrebbero potuto acquistare i crediti sono al limite della capienza fiscale e a ciò si aggiunge che i controlli eseguiti sui lavori compiuti hanno spesso rivelato frodi che bloccano i rimborsi da parte dell’Agenzia delle entrate a chi ha acquistato i crediti, la situazione diventa ancora più grave.

In questo mese di maggio 2023 vi sono però buone notizie perché diversi soggetti stanno iniziando a riaprire i canali per la cessione del credito. Ecco di chi si tratta.

Intesa Sanpaolo, conclusi gli accordi che aumentano la capienza fiscale per la cessione del credito

La più grande operazione di apertura di canali per la cessione del credito la sta portando avanti il gruppo Intesa Sanpaolo che sta vendendo i crediti già maturati ad altri soggetti e in particolare a Luiss, ha sottoscritto, inoltre, un accordo con la Salcef Group e con il Gruppo Tosto. Queste cessioni hanno consentito a Intesa Sanpaolo di avere ulteriore capienza fiscale e di conseguenza acquistare nuovi crediti da Superbonus e altri bonus edilizi, come il bonus sisma e il bonus barriere architettoniche.

Attualmente quindi la piattaforma per la cessione di Intesa Sanpaolo è aperta e gli acquisti riguardano crediti minimi di 15.000 euro.

Intesa Sanpaolo per le operazioni di acquisto dei crediti si avvale della collaborazione della società Deloitte specializzata nell’analisi dei crediti. Deloitte chiede infatti prove particolarmente esaustive dei lavori posti in essere, in questo modo non vi è il rischio di acquistare crediti inesigibili.

Altre banche che aprono i canali per la cessione del credito

Tra i cessionari che riaprono i canali c’è inoltre la Cassa di Risparmio di BolzanoSparkasse che mette a disposizione per la cessione del credito da bonus edilizi 20 milioni di euro. Ulteriore capienza fiscale è stata liberata anche da Bpm, questo grazie a un accordo con Sciuker Ecospace.

Tra le società che ancora non hanno aperto alla cessione del credito, ma che stanno lavorando a tale ipotesi, vi sono invece Poste Italiane, Enel X e Credite Agricole.

Ricordiamo che è possibile avere informazioni sui canali di cessione del credito attivi attraverso la piattaforma SiBonus.

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