Imu e comodato d’uso, come ottenere lo sconto?

comodato d'uso gratuito e imu

È d’uso che i genitori concedano ai figli l’uso dei loro beni immobili affinché li usino senza pagare alcun canone di affitto. Gli stessi saranno poi devoluti con la successione legittima o testamentaria. Questo comportamento frequente viene definito comodato d’uso gratuito, si tratta di un atto valido anche se non registrato, ma la registrazione consente di ottenere dei benefici, in particolare lo sconto Imu.

Ecco come fare.

Il comodato d’uso consente di avere lo sconto Imu

Scade il 16 giugno 2023 l’acconto Imu per le seconde case, ma nel caso in cui la stessa sia data in uso a un parente in linea retta (genitore-figlio) l’art. 1, comma 747 della legge 160/2019 stabilisce che la base imponibile dell’IMU è ridotta del 50 %, per le abitazioni concesse in concesse in comodato d’uso ai parenti in linea retta.

Per ottenere lo sconto devono verificarsi ulteriori condizioni, oltre la registrazione del contratto, cioè:

  • il comodante abbia in Italia solo l’immobile concesso in comodato; oltre a questo, può tuttavia possedere un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9
  • il comodante inoltre deve dimorare abitualmente nello stesso comune in cui si trova l’immobile concesso in comodato.

Al sussistere di tali condizioni, sull’immobile concesso in comodato, che in teoria dovrebbe fungere da seconda casa, vi è una riduzione dell’Imu del 50%. Tale riduzione continua a trovare applicazione anche nel caso in cui in seguito a morte del comodatario, la stessa sia abitata dal coniuge del comodatario.

Come registrare online, da casa, il contratto di comodato

Ricordiamo che ora è possibile registrare comodamente da casa, con la procedura online messa a disposizione dell’Agenzia delle entrate, il comodato d’uso. La funzionalità da usare è il Rap (Registrazione atto privato). La procedura consente di allegare in formato Tif (e/o Tiff e Pdf/A) la copia dell’atto da registrare, firmata dalle parti, ed eventuali altri documenti. Appena ricevuti tali documenti, il sistema calcola le imposte da versare (di registro e bollo) e permette di versarle direttamente dalla piattaforma attraverso il proprio codice Iban.

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