Mercato tutelato dell’energia, cosa fare se si è assegnati a nuovo gestore?

Il mercato tutelato dell’energia elettrica, la classica Enel, chiuderà definitivamente a partire da gennaio 2024. Cosa succede ai suoi abbonati?

Mercato tutelato dell’energia, perché è differente dal mercato libero?

Il servizio Elettrico Nazionale S.p.A. è una azienda italiana del gruppo Enel, che opera nel settore della vendita di energia elettrica. Si occupa di vendere energia elettrica ai clienti in regime di maggior tutela, mentre la parallela Enel Energia è dedicata ai clienti del mercato libero. Sono molto gli italiani che comprano l’energia elettrica dal servizio nazionale, anche nella speranza di tutelarsi maggiormente a seguito del caro bollette degli ultimi anni. Il servizio rimarrà a disposizione fino a gennaio, quindi i clienti devono trovare un altro distributore di energia elettrica.

Ma la differente tra i due mercati è abbastanza semplice. Nel mercato tutelato il prezzo della componente energia è stabilito da ARERA, l’autorità per Energia Reti ed ambiente. Mentre nel mercato libero il prezzo viene stabilito dalle società erogatrici. Pertanto possono cambiare mensilmente anche tra le diverse proposte sul mercato.

Mercato tutelato, come comportarsi?

Se un cliente paga le bollette nel mercato tutelato, non vuole dire che da gennaio 2024 non avrà più la luce in casa. Più che altro gli verrà assegnato, per sei mesi, un servizio provvisorio che potrà quindi valutare. Il nuovo fornitore dovrà in questo periodo rispettare le tariffe del vecchi gestore. Alla fine dei sei mesi gli sarà proposto un nuovo contratto da sotto scrivere nel libero mercato. Ecco un esempio su cosa sta accadendo.

La Signora F ha una piccola agenzia immobiliare in Sicilia. La scorsa settimana nella sua posta elettronica viene inviata una mail da parte di un gestore nel mercato libero, comunicandole che per i successivi mesi la bolletta non doveva più essere pagata ad Enel servizio elettrico nazionale, ma alla nuova società. Preoccupata dalle varie truffe che possono capire, la Signora F chiama subito il numero verde del suo gestore attuale e del nuovo. Entrambi confermano la notizia, ma tutto ciò com’è possibile? Si perdono i soldi del deposito cauzionale mandato pagato al momento della firma del contratto con Enel servizio nazionale?”.

Cosa fare in questi casi?

Enel Servizio elettrico invierà nella sua ultima fattura, lo strono del deposito cauzionale. La differenza tra l’importo della fattura e lo storno rappresenterà l’ultimo rapporto con il vecchio gestore, cioè Enel servizio Nazionale. Basta semplicemente pagare l’ultima bolletta per chiudere i rapporti. Visto che la nuova società, tramite gara d’appalto nazionale, ha acquisito tutte le piccole attività come quella delle Signora F. Le successiva bolletta da pagare, dopo due mesi, sarà recapitata con le stesse modalità, al cliente.

Non occorrerà nessun contratto da firmare in questa prima fase. Infatti il consumatore ha sempre la facoltà di scelta e di passare ad altro gestore, secondo propri gusti. In questo caso consigliamo di prestare molta attenzione alle varie proposte commerciali sul libero mercato. Allo scadere dei sei mesi il cliente, se non ha cambiato idea, resterà con il nuovo gestore e firmerà il contratto. Tutto è più  semplice di quello che si pensa, anche se occorre valutare se più conveniente.

Francesca Cavaleri

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