Smart working 2023, cosa succede dopo il 30 giugno?

Lo smart working 2023 dovrebbe cambiare alla fine del mese di giugno. Ma come cambierà? Ecco quello che dovrebbe succedere per i prossimi mesi.

Smart working 2023, cosa sta per succedere?

Durante il periodo di restrizioni a causa del Covid-19 lo smart working è stato notevolmente incrementato. Tanto che tutt’oggi ci sono delle aziende che hanno preferito continuare a scegliere questa tipologia di lavoro, rispetto alla classica in sede aziendale. Tuttavia il 30 giugno 2023, scade il diritto per i più fragili (sia nel pubblico che nel privato) e per i genitori con figli fino a 14 anni (nel privato).

Almeno che non ci siano ulteriori proroghe a partire dal primo luglio si ritorna a lavorare in presenza. Ma sicuramente il Covid ha fatto da sparti acqua nel mondo del lavoro. Infatti lo smart working oltre a essere approvato da molte imprese, soprattutto nel settore dell’informatica e del digitale, sarà regolato esclusivamente dagli accordi individuali tra aziende e lavoratori.

Accordi individuali per il lavoro agile

Secondo quanto previsto dalla legge 81/2017 e dal Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile sarà regolato secondo gli accordi individuali nel rispetto delle norme. Ad esempio come recita la legge: “ Il lavoratore che svolge la prestazione in modalita’ di lavoro agile ha diritto ad un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato“. Ma ciò che molte aziende private stanno facendo è proprio quello di accordare ai propri lavoratori delle ore di smart working. Firmando appunto un accordo individuale, sia in fase di assunzione, ma anche per quelli che hanno già firmato un contratto di lavoro.

Tuttavia rimane l’indicazione relativa all’articolo 18 della legge 81 del 2017 e dal Dlgs 105 del 2022 (articolo 4 lettera b), che specifica come i datori di lavoro debbano riconoscere priorità alle richieste formulate da lavoratori con esigenze particolari. E’ il caso di chi ha figli fino a 12anni di età, con figli in condizioni di disabilitàcaregivers, o lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata. Infine non sembra escludersi la possibilità del Governo di fare un’ulteriore proroga, almeno fino al mese di febbraio. Non resta quindi che aspettare la decisione in merito, ad oggi però la cessazione è prevista per il 30 giugno 2023.

 

 

Francesca Cavaleri

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