Tasse per le partite Iva sono il punto debole per i professionisti e per i lavoratori autonomi in generale. Un breve panorama su quello che c’è da pagare.
E’ tempo di dichiarazione dei redditi e quindi di tasse da pagare anche per i liberi professionisti e lavoratori autonomi. Se il calcolo di quello che c’è da pagare, per i lavoratori dipendenti, è un pò più semplice lo stesso non vale per questa categoria di lavoratori. Ebbene perché la tassazione dipende dal regime scelto. Infatti ad oggi, esistono tre diversi regimi di tassazione:
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato, destinato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni. Possono accedere al regime i contribuenti che nell’anno precedente hanno:
Il regime forfettario prevede l’attuazione di una tassazione agevolata del 15% oppure del 5% per le giovani partite Iva. In particolare si può usufruire del 5% per i primi cinque anni dell’attività individuale. Tuttavia sono state introdotte delle nuove regole. Infatti è stato introdotto un tetto di 100 mila euro quando viene superata l’uscita immediata già per l’anno in corso.
Il regime ordinario è un regime contabile obbligatorio per società di grandi dimensioni o con un fatturato elevato. Questo regime richiede una contabilità articolata e diversi registri da tenere e presentare alle autorità. Prevede anche il pagamento di:
La tassazione, nel sistema ordinario, è calcolata in base al principio di progressività, con aliquote IRPEF che aumentano in proporzione al reddito che viene generato dalla tua attività:
Oltre queste somme occorre poi versare l’aliquota IRES del 24% sul reddito delle società. Infine c’è l’Irap che è il tributo che ogni anno occorre pagare alla Regione, circa il 3.9%.
Con un limite di ricavi annui al di sotto della soglia dei 400.000 euro, invece, è possibile accedere al regime fiscale semplificato che, tra l’altro, non prevede l’obbligo di redigere il bilancio aziendale. Le tasse sono le stesse del regime ordinario, ma in caso di persona fisica si fa riferimento agli scaglioni IRPEF, per la suddivisione del reddito. Infine nel regime semplificato il calcolo del reddito imponibile si basa sul principio di cassa, mentre su quello ordinario sul principio di competenza.
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