Arrivano i tanto attesi aumenti delle pensioni minime. I primi importi maggiorati si potranno riscuotere a luglio 2023, ma di quanto aumentano le pensioni minime?
Più volte è stato annunciato che le pensioni minime sarebbero arrivate a 1.000 euro, spesso neanche chi ha maturato contributi per 20 anni riesce ad ottenere un simile importo pensionistico, di fatto da luglio 2023 i pensionati che ricevono la minima potranno ottenere un aumento, ma le pensioni arrivano a 1.000 euro? Ecco come stanno realmente le cose.
Meglio mettersi l’anima in pace fin da subito, gli aumenti previsti dalla manovra per il 2023 non portano assolutamente a raggiungere i tanto agognati 1.000 euro, ma molto meno. Gli stessi saranno distinti in due fasce, la prima riguarda gli under 75 e la seconda fascia riguarda gli over 75:
Tali percentuali si applicano solo nel 2023, per il 2024 gli aumenti saranno del 2,7%.
Nonostante gli annunci particolarmente euforici, non c’è molto da rallegrarsi per chi ha una pensione minima. Attualmente le pensioni minime hanno un importo lordo di 563,74 euro. Per gli under 75 l’aumento sarà di 8,46 euro al mese, quindi i pensionati potranno percepire 572,2 euro.
Gli over 75 avranno un aumento della pensione minima di 36,08 euro al mese, quindi il nuovo importo sarà di 599,32, meno di 600 euro. L’unica buona notizia sembra essere che l’aumento è retroattivo, di conseguenza, i pensionati riceveranno anche gli arretrati a partire dal mese di gennaio 2023.
Ricordiamo che a luglio molti pensionati ricevono la quattordicesima mensilità, deve essere ricordato che su questo importo non si applica la percentuale di aumento. Non saranno sottoposte a maggiorazione neanche le altre somme ricevute come maggiorazione sociale, accompagno o qualunque altra prestazione a carattere assistenziale.
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A gennaio ci sarà poi un ulteriore aumento delle minime di 2,7 punti percentuali, ma il Governo sta lavorando all’ipotesi di un aumento maggiore per gli over 75 in modo da portarli a percepire circa 700 euro mensili.
Fin da subito è bene dire che l’ostacolo maggiore sono i fondi, infatti portare le pensioni a 1.000 euro sarebbe insostenibile per il sistema previdenziale, servirebbero circa 36 miliardi di euro l’anno. Si creerebbe inoltre una sproporzione tra coloro che versano i contributi e coloro che invece non li hanno versati e questo potrebbe indurre molti a evadere il fisco, cioè a chiedere di lavorare in nero in modo da percepire uno stipendio esentasse, a quel punto avrebbero anche il privilegio di una pensione più alta. In poche parole non si possono aumentare le pensioni minime con il rischio di dare loro un assegno più elevato rispetto a quello percepito da chi ha lavorato.
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