I lavori di conversione del decreto Lavoro, decreto legge 48 del 2023, continuano a riservare sorprese, infatti tra gli emendamenti approvati vi è quello che definito Bonus estivo lavoratori turismo, in realtà non si tratta di un vero bonus, ma un importo maggiore in busta paga derivante dalla detassazione del lavoro notturno e svolto nei lavori festivi.
Il comparto turismo sta avendo negli ultimi anni notevoli difficoltà, le prime sono state legate alle sospensioni di attività derivanti dal Covid, le seconde sono determinate dal fatto che il settore turismo è in forte ripresa. C’è una domanda elevata da parte di turisti italiani e stranieri, turisti che decidono di muoversi anche solo per un giorno, per scappare via dalle città e dedicarsi ad arte cultura, relax.
Sembra essere una notizia interessante e positiva, ma la realtà è ben diversa perché molti operatori non riescono a soddisfare la domanda a causa delle difficoltà a trovare personale. Denunciano il fatto che anche quando offrono compensi più elevati rispetto a quelli previsti per le diverse categorie dal contratto nazionale comunque non trovano personale, in particolare quello stagionale. A rendere questo settore poco attrattivo sono gli orari di lavoro e il fatto che viene percepito come un lavoro precario. Per aiutare il settore si è quindi pensato a un bonus lavoratori turismo.
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Un emendamento approvato in Commissione Senato prevede la detassazione dei compensi maturati per il lavoro notturno e per quello svolto nei giorni festivi.
L’articolo 39 bis aggiunto al decreto legge 48 del 2023 è rubricato Detassazione lavoro notturno e festivi per dipendenti di strutture turistico-alberghiere e mira a riconoscere ai lavoratori del settore turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali, una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuato nei giorni festivi.
Affinché si possa ottenere questo beneficio è necessario rispettare delle condizioni, in particolare, non possono ottenerlo i lavoratori del settore privato che nell’anno di imposta 2022 hanno maturato un reddito superiore a 40.000 euro.
In base a quanto stabilisce la normativa il bonus lavoratori turismo non sarà riconosciuto in automatico, ma solo dietro presentazione di istanza. La norma prevede infatti “Il sostituto d’imposta riconosce il trattamento integrativo speciale di cui al comma 1 su richiesta del lavoratore, che attesta per iscritto l’importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nell’anno 2022”.
Tale importo potrà essere usato dal datore di lavoro in compensazione.
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