Calcolo Imu 2023, tra pochi giorni sarà la scadenza della prima rata da pagare sul possesso degli immobili ai comuni, come calcolarla e le istruzioni in merito.
E’ arrivato il mese di giugno e con esso oltre alle tante scadenze, c’è quella dell’Imu. L’imu è l’imposta Municipale Unica che versano i proprietari di casa. L’imu è una tassa del sistema tributario italiano in vigore dal 2012 e introdotta sulla base dell’art. 13 del D. L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011. A pagarla sono tutti i proprietari di immobile, ad esclusione di coloro che hanno la casa come “prima casa“. Per prima casa si intende l’immobile in cui si abita e si ha la residenza.
Tuttavia la scadenza del 16 giugno si avvicina ed è confermata l’esenzione per le abitazioni principali e le relative pertinenze, escluse quelle di lusso. Rimane anche per quest’anno la riduzione del 25% dell’IMU per tutti gli immobili locati con in contratto a canone concordato nel rispetto degli accordi territoriali. I contratti di locazione a canone concordato possono essere sottoscritti soltanto in uno dei Comuni ad alta densità abitativa. Ma quali sono questi Comuni? Secondo l’articolo 1 del D.L. n.55/1988 questi comuni sono:
I comuni messi a disposizione dal Cipe, possono essere aggiornati ogni 24 mesi. Pertanto, molti comuni possono anche decidere di non voler applicare questa tipologia di contratto o di cominciare a farlo.
Le principali novità di quest’anno riguardano l’esenzione per gli immobili occupati abusivamente o che non sono utilizzabili a condizione che sia stata presentata regolare denuncia all’autorità giudiziaria per violazione di domicilio o sia iniziata l’azione giudiziaria penale. Mentre è stato introdotto anche il rinvio fino al 31 agosto 2023 del pagamento per coloro che si trovano in Emilia-Romagna, nelle aree colpite dalla recente alluvione, a seguito del relativo decreto.
L’imu si paga in due rate. Entro il 16 giugno si versa l’acconto del 50%. Mentre la parte restate va versata entro il 18 dicembre. Se non ci sono variazioni si applica la stessa aliquota del 2022. A versarla sono i proprietari degli immobili situati in Italia. Ma hanno l’obbligo al pagamento anche i titolari di diritti reali di godimento come l’usufruttuario o chi ha un diritto d’abitazione, di uso, enfiteusi e superficie. In caso di separazione o divorzio. Infine è obbligato al versamento è il coniuge assegnatario dell’immobile, anche se non proprietario, ma in genere ha l’esenzione se la casa è assegnata con provvedimento del giudice e se vi dimora abitualmente e risiede anagraficamente.
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