Il decreto lavoro 2023 incassa il si anche dal Senato, ma si arricchisce di alcune misure. Ecco tutte le novita, tra rinnovi e debutto dell’assegno di inclusione.
L’aula del Senato italiano ha approvato con 96 si e 55 no (con 10 astenuti) il decreto legge lavoro approvato lo scorso primo maggio dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 3 luglio, passa all’esame della Camera. Si sono dichiarati a favore i gruppi di maggioranza; contrari Pd, M5S e Avs; astenuti Az/Iv e Autonomie. Tuttavia nel corso dell’esame in Commissione e in Aula del Senato sono state introdotte diverse novità anche sulla proroga dello smart working, ma non solo.
Ad esempio l’emendamento per la proroga dello smart working è stato presentato dalla relatrice al decreto lavoro, Paola Mancini (FdI). Prevede la proroga dello smart working nella Pubblica Amministrazione per i lavoratori fragili. La proroga si applica dal 30 giugno 2023 termine di scadenza della precedente al 30 settembre dello stesso anno. Infine tra le altre misure ci sono:
Il decreto innalza la soglia esentasse per i fringe benefit concessi dal datore di lavoro agli attuali 258 euro a 3 mila euro. Ma solo per i dipendenti con figli a carico. Inoltre con le coperture trovare in sede di conversione, i “compensi in natura” saranno esentati oltre che dalle tasse, anche dagli oneri contributivi. Il Bonus estate per i lavoratori del turismo sarà disponibile dal primo giugno 2023 al 21 settembre per i lavoratori del comparto del turismo, inclusi gli stabilimenti termali. Verrà riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e gli straordinari.
Inoltre sarà possibile anche acquistare in tabaccheria il libretto famiglia dell’Inps. Si tratta infatti di un libretto nominativo prefinanziato, composto da titoli di pagamento, ovvero voucher, dal valore di 10 euro ciascuno e può essere usato per retribuire baby sitter, colf e badanti, ripetizioni e altri piccoli servizi di lavoro domestico.
Fa il suo debutto anche l’assegno di inclusione, a sostituzione del reddito di cittadinanza. I beneficiari, con figli under 14 potranno accettare un’offerta a tempo indeterminato solo se entro gli 80 km o raggiungibile in 2 ore con i mezzi. Per l’offerta di lavoro a tempo determinato o in somministrazione viene previsto, oltre alla distanza entro gli 80 km, anche che sia raggiungibile entro 2 ore con i mezzi. Si amplia inoltre la platea dei beneficiari dell’assegno, che viene esteso alle persone in cura presso i servizi socio-sanitari. Inoltre le domande per l’assegno si potranno presentare anche attraverso i Caf convenzionati con l’Inps. Non resta che vedere gli effetti sull’economia e sul mercato del lavoro a seguito dell’introduzione di queste nuove misure.
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