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Detrazione spese assistenza personale, non basta l’invalidità totale

Per le persone non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza personale continua c’è la possibilità di avvalersi di una particolare detrazione fiscale, attenzione però a rispettare tutti i requisiti richiesti per ottenere la detrazione spese assistenza personale. Vediamo le precisazioni dell’Agenzia delle entrate.

Detrazione spesa assistenza personale, quando e quanto spetta?

L’articolo 15 comma 1, lettera 1 septies prevede la possibilità di portare in detrazione le spese sostenute per l’assistenza personale a persone non autosufficienti. Però è previsto il limite massimo di spesa sul quale applicare la detrazione, lo stesso è di 2.100 euro.

Affinché si possa ottenere la detrazione è però prescritto che debba esservi un certificato rilasciato dalle autorità sanitarie che attesti tale non autosufficienza.

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Il certificato di invalidità totale non implica non autosufficienza

Fatta questa premessa, un contribuente scrive all’Agenzia delle entrate rappresentando che nel momento in cui ha chiesto al Caf di poter usufruire di tale agevolazione fiscale, il centro di assistenza fiscale ha richiesto un ulteriore documentazione rispetto al certificato di invalidità totale e di riconoscimento dei benefici della legge 104. In particolare il caf “chiede una certificazione della sua non autosufficienza.”. Il contribuente chiede quindi all’Agenzia delle entrate se tale comportamento è corretto.

Attraverso la rubrica curata dall’Agenzia delle entrate su FiscoOggi viene sottolineato che per non autosufficienza si intende incapacità del soggetto di “assunzione di alimenti, espletamento delle funzioni fisiologiche e dell’igiene personale, deambulazione, indossare gli indumenti.”

Siccome non sempre chi ha un’invalidità totale si trova anche in una condizione simile, cioè di costante sorveglianza e aiuto, non bastano il certificato di invalidità totale o di riconoscimento dei benefici della legge 104 per ottenere le detrazioni delle spese per assistenza personale. Di conseguenza o il contribuente deve richiedere lo specifico certificato di non autosufficienza oppure tale informazione deve emergere in modo chiaro dal certificato in cui si riconosce l’invalidità totale. Di conseguenza appare corretto il comportamento tenuto dal centro di assistenza fiscale nel richiedere l’ulteriore certificazione medica attestante la non autosufficienza.

Nella risposta al contribuente, si sottolinea anche che per ottenere il beneficio della detrazione fiscale per le spese sostenute per l’assistenza personale a persone non autosufficienti è necessario che il pagamento avvenga con strumenti tracciabili.

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Nadia Pascale

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