Pos arriva l’accordo per ridurre i costi di commissione

Il pos permette di pagare i propri acquisti o servizi attraverso le carte elettroniche. Ma gli alti costi di commissione scoraggiano gli utenti.

Pos, rimane l’obbligo per i pagamenti elettronici

L’utilizzo del pos è sempre più frequente tra gli italiani. Soprattutto per non uscire con grandi somme in portafoglio, permette di pagare in modo rapido comodo e sicuro. Ma quando si tratta di piccole somme, gli alti costi di gestione sui commercianti sfiduciavano tali transazioni. Infatti dal primo luglio 2022 tutti gli esercenti dovranno accettare i pagamenti elettronici da parte dei loro clienti. Altrimenti si rischia una multa e un’ammenda commisurata al valore dell’operazione. Ma sono stati indicati anche gli obblighi da parte degli operatori finanziari.

Pos, arriva l’accordo per i costi di gestione

Labi e l’associazione dei prestatori di servizi di pagamento hanno raggiunto un accorto. Infatti è stato firmato un protocollo con Cna, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e Fipe per ridurre le commissioni a carico delle piccole attività commerciali per l’uso del post sotto i 30 euro.

L’accordo prevede l’impegno da parte delle banche e degli operatori dei pagamenti a “promuovere iniziative commerciali” per ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore” anche quando si parla di piccoli importi sotto i 30 euro. Ed addirittura ridurre i costi quando i pagamenti sono inferiori a 10 euro. In altri termini per comprare pane, latte anche sotto casa sarà possibile utilizzare i pagamenti elettronici, senza che diventano un salasso per il commerciante.

Gli sconti sulle commissioni saranno pubblicizzati per almeno sei mesi e avranno durata non inferiore a 9 mesi. Si tratta di un passo molto importante nel campo dell’utilizzo e sulla trasparenza dei pagamenti elettronici.

Parere positivo anche dall’Antitrust

L’accordo incassa anche il parere positivo da parte dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCOM). I firmatari dell’accordo hanno dichiarato che l’iniziativa si rivolge esclusivamente ad alcune specifiche attività di vendita. Per esempio, la promozione è rivolta alle attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche di tipo professionale, con compensi nell’anno di imposta precedente fino a 400 mila euro. Secondo Confesercenti, con la firma del protocollo sul taglio delle commissioni ci sarà un risparmio di quasi 500 milioni di euro.