La maggior parte degli italiani è alle prese con i rientri dopo le vacanze estive e di fatto già preoccupata per l’imminente cambio di stagione che porta con sé anche nuove spese, tra queste la spesa del riscaldamento che l’anno scorso ha portato ad esborsi davvero importanti. Molti si chiedono quale sarà il prezzo del pellet, ecco i listini che abbiamo trovato presso vari rivenditori.
Partita la vendita pre-stagionale del pellet, quest’anno, rispetto all’anno appena trascorso potrebbe portare dei vantaggi. L’inverno 2022-2023 è stato caratterizzato da una partenza con Iva al 22% e prezzi altissimi, in pre-stagionale in media 10 euro, per poi salire nei mesi successivi. A un certo punto, complice la riduzione dell’Iva al 10%, misura straordinaria, il prezzo inizia a scendere, ecco perché chi ha comprato il pellet in pieno inverno, anche gennaio e febbraio, ha potuto beneficiare di prezzi ridotti. Quest’anno parlando con i venditori sappiamo che temono un rientro dell’Iva al 22% già a partire da gennaio, quindi consigliano di approfittare di questi ultimi mesi per evitare il rialzo della tassazione.
Quanto costa il pellet? Questa la domanda che in molti si stanno facendo. Attualmente i prezzi oscillano tra 5,50 euro al sacco (15 kg) e 6,90 euro al sacco, questo il prezzo più alto che abbiamo trovato. Il prezzo più basso, 5,50 euro, si riferisce a pellet non certificato o con certificazione A2. Al prezzo di 6,50 euro abbiamo trovato pellet di abete, la sua principale caratteristica è raggiungere in breve tempo la temperatura ideale, di conseguenza per chi ha stufa con modulazione, inizia a bruciare meno in poco tempo.
A 6,70 euro abbiamo trovato pellet di faggio oppure faggio misto ad abete. Il faggio brucia lentamente, quindi un sacco ha una durata maggiore, uno degli inconvenienti è dato dal fatto che raggiunge più lentamente la temperatura ideale e di conseguenza chi ha una stufa a modulazione potrebbe comunque bruciare una quantità notevole di prodotto.
La soluzione ideale potrebbe essere utilizzare pellet di abete per avviare la stufa e farla arrivare alla temperatura impostata e in seguito utilizzare pellet di faggio per mantenere la temperatura costante. Certamente tale scelta richiede molta attenzione e pazienza.
Non sappiamo se nei prossimi mesi i prezzi aumenteranno, almeno fino al 31 dicembre. Questo è dovuto alla domanda che attualmente, dicono i venditori ancora non è prevedibile perché l’arrivo dell’estate piuttosto tardivo e le temperatura ancora molto elevate stanno portando molti a posticipare gli acquisti. A ciò si aggiunge che l’anno scorso molti hanno apportato modifiche alle stufe a pellet e quindi la domanda potrebbe essere bassa anche quest’anno. C’è un’elevata probabilità che i prezzi restino costanti almeno fino a dicembre.
Leggi anche: Iva sul pellet: ridotta al 10% dal 1° gennaio, ma fino a quando?
Le estetiste sono diventate illegali, equiparate agli spacciatori. Da oggi in poi guai anche a…
Le pensioni del defunto ex premier tornano in auge: scopri tutto quello che ti spetta…
Veramente si parla di coprifuoco estivo 2025 dalle 21? Facciamo chiarezza in merito. L'estate è…
Una brutta notizia per milioni di consumatori: il marchio di supermercati più conosciuto nel nostro…
L'educazione alimentare è un percorso di inesauribile apprendimento. È fondamentale in tal senso utilizzare correttamente…
Luce e gas non sono mai stati così tanto amici e alleati del bilancio familiare.…