Riforma fiscale, rafforzato lo statuto del contribuente

evasione fiscale

Approvato dalla Camera il disegno di legge di delega alla riforma fiscale, tra le misure da prevedere c’è il rafforzamento dello statuto del contribuente. Ecco i vantaggi per i contribuenti.

Lo statuto del contribuente al centro della riforma fiscale

Sia chiaro, la votazione ha riguardato il disegno di legge di delega alla riforma fiscale, questo non vuol dire assolutamente che la riforma fiscale sia cosa fatta, anzi. Siamo ad un passo compiuto, ora arriva la parte da considerare forse più difficile, infatti con la legge di delega, il Parlamento delega al Governo la scrittura della riforma fiscale, attenendosi ai principi contenuti nei 23 articoli della legge di delega.

Sarà necessario ora provvedere al decreto legislativo, da quello che si evince dalle dichiarazioni finora fatte, ci saranno diversi decreti delegati e lo scoglio più importante da superare sarà il bilancio dello Stato che deve restare invariato.

Sappiamo che la parte più importante è la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3, passaggio preliminare, a quanto sembra, per la tassazione proporzionale. Fatta questa premessa, si deve sottolineare che tra le novità previste dalla legge di delega vi è il rafforzamento dello Statuto del Contribuente, legge 212 del 2000, rimasta in gran parte inapplicata.

Ecco i principali strumenti dello Statuto del Contribuente rafforzati.

Rafforzato il diritto di difesa del contribuente

Tra i primi elementi da sottolineare vi è il rafforzamento dell’obbligo di motivazione degli atti impositivi, questa deve essere sempre puntuale, indicare in modo preciso le violazioni contestate e le cartelle a cui si riferisce la contestazione, in questo modo il contribuente fin da quando riceve la cartella esattoriale è in grado di difendersi.

Viene riformulato l’interpello attraverso una razionalizzazione del suo uso e allo stesso tempo si rafforza la consulenza giuridica che consente comunque ai cittadini di ottenere delucidazioni in merito a dubbi.

Tra le misure da adottare vi è la riformulazione degli incarichi che Garante del contribuente, figura che sarà trasformata in Garante nazionale del contribuente, organo monocratico che dura in carica 4 anni e il cui mandato sarà rinnovabile una sola volta.

Nel progetto di revisione del sistema fiscale è prevista anche una semplificazione del diritto all’accesso agli atti del procedimento tributario.

Infine, viene rafforzato l’istituto dell’autotutela, in particolare quando un atto è viziato la normativa prevede che possa essere eliminato dalla stessa amministrazione che lo ha posto in essere in autotutela.

Con il rafforzamento del principi di autotutela il contribuente può chiedere all’amministrazione di annullare l’atto viziato, il diniego o la mancata risposta dell’ufficio all’istanza di autotutela, potranno formare oggetto di impugnativa presso le corti di giustizia tributaria. In questo caso può configurarsi una responsabilità dell’amministrazione.

I funzionari però risponderanno davanti alla Corte dei Conti solo in caso di dolo.

Leggi anche: Riforma fiscale, le ultime novità con tregua fiscale e chirurgia estetica

Riforma fiscale, critiche dal Fondo Monetario Internazionale.