Single italiani hanno una vita che costano di più, circa il 90%, rispetto alle famiglie tradizionali. Ecco perché si lasciano meno le famiglie d’origine.
I giovani italiana hanno sempre più difficoltà a lasciare le proprie famiglie d’origine per andare a vivere da soli. Il caro vita, inflazione, tasse, costi di bollette e tanto altro bloccano queste scelte. Un problema che non si riversa solo sui giovani, ma anche gli anziani che vivono da soli devono fare i conti gli aumenti. Insomma vivere da soli costa di più, ma in questi tempi lo è più del solito, perché tutte le spese impattano nel reddito di una sola persona. Mentre le buste paghe o i redditi da libero professionista non sono aumentati in base all’inflazione, che è l’aumento generale del livello dei prezzi.
Ma quanto costa vivere da soli? La spesa media mensile è di 1.796 euro. Con un minimo di 1.666 euro per gli over 65, che tentano di risparmiare proprio su tutto e che spesso la vita è meno frenetica. Ma con un massimo di 1.957 euro per la fascia che va dai 35 ai 64 anni. La rilevazione è in questo periodo, ma da settembre è possibile che ci sia un’altra stangata sui prezzi.
Una persona che vive da sola spende mediamente il 140% in più rispetto alla nostra famigliola di tre persone. Stiamo parlando di più del doppio. Sembra assurdo, ma è così nella realtà. Ciò non significa però che non siano previsti aiuti, per chi sceglie di staccarsi dai genitori o che resta solo, ma forse sono insufficienti. Difficoltà ci sono anche per le famiglie numerose. Anche se il Governo è più propenso ad aiutare maggiormente le famiglie che hanno figli, attraverso anche l’assegno unico per i figli a carico.
Anche quando si va al supermercato, a conti fatti, i single spendono più soldi. Le ragioni sono due: i single comprano meno, anche per evitare di far scadere la roba, ma alla fine spendono di più perché non possono approfittare di offerte come il 2×1 o il 3×2. Sembra che l’Italia sia un paese per chi vive in coppia. Infatti la tendenza è quella di lasciare la propria casa d’0rigine solo per convivere o sposarsi e quindi dividere le spese in qualche modo.
Se un single vive da solo, soprattutto nella grandi città, vuole o non vuole si trova a fare dei conti che sono davvero salati. Così ci sono alcune soluzioni disponibili. Ad esempio, una soluzione è quella di trovarsi un inquilino per dividere le spese fisse. Se si vive in un monolocale è impossibile, ma per i bivani la storia potrebbe essere diversa. Infatti in questo caso con due camere da letto è possibile dividere i costi del canone di locazione, energia elettrica, acqua e gas.
Altro consiglio è quello di spostarsi in luoghi meno costosi, ma ben serviti. Magari vivere al centro di Milano è davvero proibitivo. Nell’insieme vivere a Milano può costare indicativamente 3.300 euro al mese per una famiglia tipo, una cifra ben più alta rispetto alla media italiana. Quindi per chi è da solo, si tratta davvero di una cifra difficile da sostenere. Il consiglio è cercare di trovare una soluzione magari nelle periferie vicine. Il prezzo delle affitti è più basso, ma l’importante è che siano ben collegati con il centro. Questo potrebbe permette di risparmiare sia sul costo della casa dei trasporti, sfruttando gli abbonamenti mensili.
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