Smart working super fragili, solo per loro proroga fino a fine anno

o smart working super fragili sarà prorogato fino al 31 dicemebre 2023. Ecco chi sono i super fragili che potranno lavorare direttamente da casa.

Lo smart working super fragili, non è per tutti

Se c’è una cosa che il Covid ci ha insegnato è che si può, in molte professioni, andare avanti lavorando da casa. Una scelta che spesso ha trovato il parere favorevole di molte aziende. Molte hanno trovato in questo nuovo metodo  lavorativo la possibilità di risparmiare su molti costi fissi. Costi per esempio legali alla locazione di locali commerciali o a spese di energia. Per questo molte aziende hanno preso accordi controfirmati con i propri lavoratori e rappresentanti delle sigle sindacali, per regolamentare appunto il diritto di poter lavorare da casa alcuni giorni al mese o alla settimana.

Ma si ritorna a lavoro a partire dal 1 ottobre 2023 anche per chi ha ancora goduto dello smart working. Mancano ancora pochi giorni, poi anche i lavoratori fragili torneranno presso le loro sedi di lavoro. Quindi a rientrare negli uffici saranno anche i lavoratori “affetti da gravi patologie croniche con scarso scompenso clinico” – del settore pubblico e privato.

Lo smart working per chi sarà la proroga?

La proroga dello smart working fino al 31 dicembre 2023 coinvolge i lavoratori cosi detti super fragili. Si tratta di lavoratori fragili, ritenuti tali dai medici competenti in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità accertata.

Per loro è stata prevista la possibilità di lavorare in smart working anche nel caso in cui le loro usuali mansioni non lo avessero permesso. Quindi il datore di lavoro ha permesso l’allontanamento dai luoghi aziendali, anche adibendoli a mansioni diverse da quelle delle loro categorie e aree di inquadramento individuate dai contratti collettivi di lavoro

Come fare a non rientrare?

Una soluzione per evitare il richiamo all’attività in sede è la richiesta di una certificazione medica che li faccia rientrare nelle condizioni di fragile, a maggior rischio di contagio e quindi con scadenza del lavoro da remoto fissato al 31 dicembre (anche se legato alla compatibilità delle mansioni).

Inoltre lo stesso quadro di regole valido per i fragili, compresa la data di scadenza della proroga, è quello che si applica ai genitori con figli under 14 a carico. Non sembrano ci siano strade diversa che il Governo Meloni voglia intraprendere. Almeno che non ci sia un aumento di contagi tali da dover fare un passo indietro.

Francesca Cavaleri

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