Stangata d’autunno per le famiglie italiane che dovranno fare i conti con il caro energia, scuola, alimentari fino a 1.600 euro per ogni nucleo familiare.
Suonano le campanelle delle scuole, si rimettono le valigie in armadio e ad attendere gli italiani ci sono pronti degli aumenti. Brutte notizie per i nuclei familiari che ancora una volta dovranno fare i conti con aumenti di gas, energia, ma anche prodotti per la scuola, alimentari. Nel frattempo anche se l’inflazione continua a scendere, se pur lentamente, i prezzi di troppi prodotti, e non solo alimentari, rimangono alti. Soprattutto il materiale scolastico, utile per l’inizio della scuola e per la cultura dei ragazzi.
I rincari preoccupano il Governo, che vuole mettere in campo per la Manovra economica tutte le misure necessarie per aiutare in primis le famiglie. Ma anche le imprese per favorire l’occupazione attraverso un sistema di “più assumi e meno paghi”, proprio per permettere a quante più persone di lasciare l’assegno di inclusione, per coloro che prendevano il reddito di cittadinanza. Certo le risorse sono poche, a causa del grande fardello di debiti dovuti al superbonus che grava sulle casse dello Stato italiano e voluto dal governo Cinque Stelle.
Ricomincia a salire il prezzo del gas, aumentato del 2.3% solo nel mese di agosto, rispetto a luglio. E se si considera che si sta andando verso l’inverno, è importante considerare la bolletta più salata. Da settembre 2022 a quello di quest’anno l’aumento sarà pari a 1472 a lordo delle imposte. Occorre anche pensare che a fine mese cadranno le misure per calmierare i prezzi ed il bonus sociale sulle bollette. Pertanto il Governo dovrà decidere se rifinanziare queste misure o meno.
Si ricorda che l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano scadrà il 30 settembre 2023 per le famiglie con redditi bassi. Fino al 31 dicembre 2023 rimarrà invariata la soglia Isee per l’accesso all’agevolazione da parte delle famiglie numerose (con almeno 4 figli) che il primo aprile scorso era passata da 20 a 30mila euro. È stata inoltre confermata per il terzo trimestre la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali.
Nell’ ultimo fine settimana si sono registrati aumenti anche per la benzina. In particolare la verde costa 1.96 euro e 1.85 euro a litro, con prezzi che salgono con il servito ad oltre 2 euro. Aumenti anche previsto per libri, astucci, penne, quaderni e colori che sono le maggiori spese affrontate dalla famiglia in questo periodo dell’anno.
Come se non bastasse gli interessi sui mutui non sembrano voler abbassarsi, quindi sempre più difficile acquistare un immobile. E come se non bastasse aumentano i canoni di locazione immobiliari. Del resto chi non può comprare casa, ne deve prendere una in locazione. Tanto da arrivare all’assurdo, in caro affitti nella città di Milano, fa registrare anche un affitto di 626 euro al mese per una camera singola.
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