Addio al codice a barre per molti prodotti, che sono pian piano sostituiti da qr code. Vediamo cosa sta succedendo in questa rivoluzione digitale.
Il codice a barre è un codice di identificazione costituito da un insieme di elementi grafici a contrasto elevato destinati alla lettura per mezzo di un sensore a scansione e decodificati per restituire l’informazione in essi contenuta. Per intenderci sono quelli che la cassiera passa sul lettore, quando facciamo la spesa al supermercato. Ma la vita sempre più tecnologia a breve vedrà la scomparsa di questi codici a favore di un uso sempre più frequente di QR-CODE.
Un codice QR è un codice a barre bidimensionale. E’ una matrice, composta da moduli neri disposti all’interno di uno schema bianco di forma quadrata. Inoltre è impiegato in genere per memorizzare informazioni destinate a essere lette tramite un apposito lettore ottico o anche smartphone. Il codice QR, rispetto al tradizionale codice a barre, permette di visualizzare più informazioni, attraverso il lettore del propri cellulare è possibile anche collegarsi al sito internet del prodotto che siamo vedendo.
Basta girarci attorno per renderci conto della novità, i qr code sono proprio ovunque, dai negozi agli uffici pubblici, passando ad esempi per i supermercati. Secondo la Gs1, l’associazione organizzazione non profit che sviluppa e mantiene standard globali per la comunicazione tra imprese, il 2027 sarà il passaggio definitivo a questa modalità. Tutti dovranno essere attrezzati per doverli leggere, sia nel settore pubblico che nel settore privato.
Una vera e proprio rivoluzione che permette anche di conoscere l’intera filiale di un prodotto. Anche se sembra che circa l’80% del settore retail sia già pronto ad accogliere il cambiamento. “La centralità qui è quella dei dati e delle informazioni che devono essere veicolate in modo ordinato a un consumatore che deve sapere a quale prodotto si riferiscono” – spiega Aceto Ceo di Gs1.
Inoltre continua dicendo che: “l’adeguamento dello standard era necessario. Ora servono due cose: l’adeguamento delle barriere casse per rendere leggibile il codice che sarà letto da una camera, e qui la buona notizia è che l’80% delle casse è già attrezzato, e, dall’altro lato, i produttori devono iniziare a utilizzare questo QR code“- conclude ancora Aceto.
Su alcuni dispositivi Android, l’app Fotocamera integra una funzione ad hoc per la scansione dei codici QR. Per avvalersene, basta avviare quest’ultima, inquadrare il QR Code con la fotocamera del proprio device e il gioco è fatto: non occorre installare alcuna app di terze parti. In ogni caso esistono diverse app da poter scaricare, ecco come fare:
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