Bonus terzo figlio, come funziona e chi può richiederlo

Arriva il bonus terzo figlio per aiutare le famiglie numerose per aumentare la natalità nel nostro Paese, ecco come funziona e chi può richiederlo.

Bonus terzo figlio, un incentivo per le famiglie

L’Italia è un paese di anziani, e se non si inverte il trend presto sarà solo “un paese per vecchi”. Nelle famiglie italiane si ha solo un figlio, per molteplici motivi. Tra questi sicuramente la situazione economica generale, i genitori sempre più impegnati a fare carriera e i pochi strumenti per le donne lavoratrici. Mentre al sud, la “classica famiglia” è composta da due bambini. Ma se non cresce il numero delle nascite, rispetto ad una vita media sempre più lunga, avremmo più nonni che bambini.

Il Governo Meloni ha ascoltato e studiato la situazione, cercando di promuovere le nuove nascite, come aveva già annunciato dal programma elettorale prima delle elezioni del 25 settembre scorso. La denatalità è un problema anche europeo, ed ogni paese sta cercando di mettere in campo delle misure idonee a contrastare tale tendenza. Ecco invece la novità che riguarda l’Italia.

Bonus terzo figlio, cos’è e come funziona

Arriva un bambino in una famiglia ed è una gioia per tutti. Ma poi occorrerebbe crescerli, almeno fino all’età scolastica, prima di tornare a lavoro. Secondo quanto previsto dalla nuova manovra, è proprio su questo che aspetto che si sta intervenendo. Infatti per le lavoratrici con tre bambini il taglio totale dei contributi sarà attuato in via “sperimentale”. Inoltre avrà una durata di 3 anni, proprio la data necessaria per portare il bambino alla scuola d’infanzia.

Per le mamme con tre figli, minori di 18 anni, i contributi INPS a carico del lavoratore (pari al 9,19% della retribuzione) andranno ad aumentare il netto in busta paga per i prossimi 36 mesi, o prima se il minore dei tre figli compirà il diciottesimo anno di età. Tuttavia lo stesso aiuto spetta anche alle mamme con due figli, ma solo per la durata di un anno. 

Chi può usufruire dell’agevolazione

Ad oggi le mamme beneficiarie della decontribuzione, sono in tutto solo 175.500 quelle con tre figli a carico. In questa prima fase però non è previsto alcun limite reddituale. Ma non si esclude che nel testo finale possa essere introdotto un limite di reddito, magari legato all’ISEE, come accade in quasi tutti i bonus. Inoltre sono state aggiunte altre misure sempre a favore delle famiglie con bambini. Ad esempio riconfermato il bonus asilo nido, ma solo se si ha un reddito sotto i 40 mila euro, e la distanza tra i figli non sia maggiore a sei anni.  Il bonus sarà di 3.600 euro annui, che fanno 360 euro al mese per i dieci mesi di durata dell’anno scolastico

Francesca Cavaleri

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