L’Agenzia delle Entrate fa il punto sulle detrazioni fiscali per le spese sanitarie sostenute nel 2023. Ecco le regole indicate nella guida pubblicata nel mese di ottobre 2023.
Le regole generali non cambiano, cioè possono essere portate in detrazione esclusivamente le spese elencate nell’articolo 15 del Tuir, non cambia la quota della franchigia di 129, 11 euro, inoltre si possono portare in detrazione le spese sostenute per sé o per un familiare a carico. Viene considerato a carico il familiare con reddito fino a 4.000 euro se si età inferiore a 24 anni e 2.840,51 euro se di età superiore.
Si possono portare in detrazione esclusivamente le spese effettivamente sostenute, ad esempio se la spesa medica è stata pagata dall’assicurazione, la spesa non può essere portata in detrazione. La percentuale riconosciuta continua ad essere del 19%.
La guida elenca quindi le spese che possono essere portate in detrazione.
Sono detraibili inoltre le spese per assistenza generica:
Ricordiamo che in caso di acquisti di farmaci è possibile ancora effettuare l’acquisto con pagamento in contanti, nel caso di prestazioni rese presso una struttura del Servizio Sanitario Nazionale e convenzionate vale la stessa regola, ma nel caso di prestazioni rese da strutture private, è necessario il pagamento con strumenti tracciabili e non in contanti.
Per i medicinali preparati in farmacia (preparazioni galeniche) è necessario che la spesa risulti certificata con documenti contenenti l’indicazione della natura, qualità (in questo caso preparazione galenica), quantità e codice fiscale del destinatario.
Per questi prodotti, la farmacia, se ha difficoltà a emettere scontrini fiscali parlanti, deve certificare la spesa con la fattura.
Infine, si sottolinea che è possibile ripartire la detrazione per le spese sanitarie (tranne quelle relative all’acquisto dei veicoli per disabili) in quattro quote annuali costanti e di pari importo quando il loro ammontare complessivo annuo (righi E1, E2, E3 del modello 730 o righi RP1, RP2, RP3 del modello Redditi Persone fisiche) è superiore a 15.493,71 euro, al lordo della franchigia di 129,11 euro.
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