Reddito di cittadinanza riammesso per tutti coloro che dopo lo stop, hanno di nuovo i requisiti per richiederlo, ecco tutti i chiarimenti dell’INPS.
Dopo l‘addio al reddito di cittadinanza tanto amato dai nuclei più poveri, si precisa che la misura è rimasta in vigore se si hanno determinati requisiti. A spiegarlo è lo stesso INPS che riammette anche coloro che dopo il primo stop, hanno di nuovo i requisiti necessari per procedere al riconoscimento. Tuttavia per questi soggetti è obbligatorio presentare una nuova domanda. Nel 2023 il Reddito di Cittadinanza è riconosciuto ai beneficiari nel limite massimo di sette mensilità e comunque non oltre il 31 dicembre 2023.
Sono esclusi dall’applicazione di tale limite:
Il reddito di cittadinanza è riammesso per coloro che dopo lo stop hanno avuto dei cambiamenti in famiglia, per cui i requisiti richiesti sono presenti. Questo succede quando:
Una volta che si verifica uno di questi elementi occorre fare una nuova domanda. L’erogazione avverrà dal mese successivo alla presentazione della domanda. L’Inps fa ancora qualche precisazione. Qualora per le prestazioni del Reddito di cittadinanza in pagamento, per le quali sia prevista la prosecuzione oltre le sette mensilità, venga nel mentre verificata la perdita del requisito (ad esempio per variazione del nucleo, per decesso o per compimento della maggiore età di un componente), il nucleo familiare cesserà dalla fruizione del beneficio entro la settima mensilità o, se superata, dalla mensilità di fruizione in cui si è verificato l’evento.
A decorrere dal 1° gennaio 2024, tutti i nuclei familiari con figli a carico, qualora non l’avessero già presentata in precedenza, dovranno presentare la domanda di Assegno unico. Così si potrà percepire la prestazione con decorrenza 1° marzo 2024. Al riguardo, la domanda può essere presentata entro il 30 giugno 2024, fatta salva la spettanza di tutti gli arretrati a partire dal 1° marzo. Un pò come è sempre successo per le regole generali sul reddito di cittadinanza.
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