Adempimento collaborativo e compliance fiscale, ridotte le sanzioni

Nella riforma fiscale arriva l’adempimento collaborativo rafforzato, chi aderisce adotta sistemi di certificazione del rischio fiscale

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Il decreto legislativo presentato al Consiglio dei ministri il 16 novembre 2023 prevede importanti novità in materia di Fisco e soprattutto rafforza la compliance tra Fisco e contribuente con una forte riduzione delle sanzioni in caso di adempimento collaborativo potenziato.

Adempimento collaborativo e riduzione delle sanzioni, novità

Il Fisco amico del contribuente è un obiettivo del Governo fin dal suo insediamento e diverse sono le misure tendenti a realizzarlo. Tra queste vi sono le misure di pace fiscale adottate con la legge di Bilancio 2023 e che hanno avuto l’obiettivo di dare un netto taglio a contestazioni, accertamenti pendenti e fare cassa.

Si è poi proseguito con la legge di delega per la Riforma fiscale e proprio all’attuazione dello stesso si sta lavorando alacremente. Tra le misure che dovrebbero rientrare vi è il rafforzamento della compliance tra contribuente e Fisco.

La bozza introduce il regime di adempimento collaborativo potenziato a fronte dell’adozione di sistemi di rilevazione misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale. Tale sistema dovrà essere adottato avendo come punto di riferimento le linee guida che detterà l’Agenzia delle Entrate.

Tale sistema non potrà essere auto-certificato, infatti occorrerà rivolgersi a soggetti terzi (commercialisti/avvocati/, esperti contabili iscritti all’albo) che certifichino l’adozione di adeguati sistemi di controllo.

A fronte dell’adozione di tali misure, il contribuente avrà dei vantaggi in merito agli accertamenti e alle sanzioni da applicare. In particolare in caso di errori le sanzioni sono ridotte a metà, fanno eccezione i «casi di violazioni fiscali caratterizzate da condotte simulatorie o fraudolente e tali da pregiudicare il reciproco affidamento tra l’amministrazione finanziaria e il contribuente»