Addio al regime forfettario, ecco come cambiano le regole per il 2024. Sono tre le principali novità che non esisteranno più.
Arrivano diverse novità per quanto riguarda il regime forfettario. Ad oggi prevede una tassazione sul reddito pari al 15% come una normale flat tax. Mentre per i primi cinque anni di attività questa percentuale scende al 5%. In sede di nuova legge di bilancio 2023, sono state riviste le cause di esclusione dal regime forfettario. Ad esempio il superamento della soglia e ed passaggio in corso d’anno da soggetto “non Iva” a soggetto “Iva” non solo gli unici requisiti su cui occorrono dei chiarimenti. Si ricorda che la soglia massima per perdere il beneficio del regime forfettario è innalzata a 85 mila euro.
Ma per il prossimo 2024 arrivano una serie di novità proprio per questo regime, che a conti fatti è il più scelto dai giovani imprenditori e liberi professionisti. Inoltre si ricorda che non è prevista l’Iva nelle fatture, e per adesso la fatturazione elettronica non è obbligatoria. Ma dal primo gennaio tutto sarà diverso.
Ad primo gennaio 2024 anche i forfettari dovranno usare la certificazione elettronica. È possibile utilizzare il servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, accedendo al sito web e successivamente cliccando su “Fattura elettronica”, per poi seguire l’applicativo appositamente predisposto. Oppure è possibile usare uno dei diversi programmi messi a disposizione.
I contribuenti che applicano il regime forfetario sono esonerati dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili, fermo restando l’obbligo di tenere e conservare i registri previsti da disposizioni diverse da quelle tributarie. Con la legge 111 del 2023 diventa obbligatorio adottare una contabilità per la registrazione dei costi di esercizio.
L’obbligo di tenere una contabilità analitica dei costi di esercizio si aggiunge alla necessità di compilare il quadro RS del Modello Redditi PF. L’Agenzia delle entrate, con il provvedimento 325550/2023, ha tracciato le regola per la compilazione del quadro da parte dei forfettari. Anche se tale obbligo deve essere eseguito entro novembre 2024, quindi c’è abbastanza tempo per adeguarsi.
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