Allarme casa, prezzi troppo alti, sempre più famiglie rinunciano

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Si sa, gli italiani preferiscono la casa di proprietà e nonostante vi siano studi che sostengono la tesi che comprare casa sia poco conveniente, resta un investimento ambito da molti. Peccato però che sempre meno famiglie possano permetterselo e a complicare la situazione non sono solo gli stipendi che faticano ad aumentare, ma anche l’aumento dei prezzi delle case. Si tratta di un vero allarme casa, ma ecco le novità del mercato.

Allarme casa, costa sempre di più

Il mercato immobiliare vede un periodo particolarmente difficile: l’aumento dei tassi di interesse ha inciso notevolmente sulla rata, sia del mutuo a tasso fisso, sia del mutuo a tasso variabile. Questo però non è l’unico motivo. Le istituzioni premono per un rinnovo del parco immobiliare, sebbene gli effetti della direttiva Case green siano stati mitigati, comprare una casa che abbia un elevato efficientamento energetico resta un investimento valido perché consente anche di abbattere i consumi e quindi ridurre le bollette. Diventa sempre più importante, viste anche le fluttuazioni verso l’alto, dei prezzi energetici.

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In Italia però le case con un buon livello di efficientamento energetico e quindi nuove, sono poche, la loro scarsità porta i prezzi ad aumentare. Si registra un aumento del prezzo delle case di nuova costruzione dell’8%, per le case “vecchie” invece l’aumento è solo dello 0,5%, ma in tanti si chiedono: mi conviene acquistare una casa che dal punto di vista energetico è molto dispendiosa e di fatto è anche poco confortevole?

Si deve anche aggiungere che per le case sottoposte a ristrutturazione con Superbonus vi è l’imposta sulle plusvalenze realizzate.

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Vendite nel mercato immobiliare

Cosa succede quindi al mercato immobiliare? Viste le condizioni il risultato non poteva essere diverso: le vendite di immobili sono diminuite del 10,4% nel solo terzo trimestre del 2023 creando allarme nel settore degli intermediari nella compravendita degli immobili.

Secondo le stime il 2023 si concluderà con 670.000 atti di compravendita di immobili contro 784.000 del 2022.

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