Imu 2023, quando spetta sconto al 75%?

IMU corte costituzionale

L’Imposta municipale unica, o propria, meglio conosciuta come Imu ha come presupposto il possesso di fabbricati, esclusa la prima casa, terreni ed aree edificabili. Vi sono però dei casi in cui anche su immobili ulteriori rispetto alla prima casa si possono ottenere agevolazioni, riduzioni e sconti.

Spetta lo sconto al 75% dell’Imu nel caso in cui l’immobile sia locato con contratto a canone concordato. Ecco come funziona.

Sconto aliquota Imu al 75% per gli immobili locati con canone concordato

Scade il 18 dicembre 2023 (la scadenza ordinaria sarebbe il 16 dicembre ma si tratta di un sabato) il pagamento del saldo Imu, ma non tutti sono tenuti al versamento dell’imposta, infatti, vi sono agevolazioni e sconti applicabili in casi specifici.

L’art. 1, comma 760, della legge n. 160 del 2019 prevede a partire dal 2020 la possibilità di ottenere la riduzione di un quarto l’IMU calcolata sull’immobile oggetto di locazione con un contratto a canone concordato ai sensi della Legge n. 431/1998.
L’agevolazione opera per i contratti di locazione sottoscritti applicando le regole dell’articolo 2 comma 3 della L. 431/98 redatti in conformità degli accordi territoriali conclusi tra le associazioni rappresentative dei proprietari e dei conduttori. La durata minima non può essere inferiore a tre anni con una proroga di due anni, inoltre l’importo dovuto deve essere in linea con gli accordi citati.
Lo sconto in oggetto si applica anche anche ai contratti stipulati con studenti universitari ex art. 5 comma 2 della L. 431/98 con durata compresa tra 6 mesi e 3 anni.

Come ottenere lo sconto Imu al 75% per il contratto di affitto con canone concordato?

Lo sconto Imu previsto per gli immobili dati in locazione con contratto a canone concordato si applica in modo automatico, non occorre quindi una specifica dichiarazione.
Una volta verificata l’aliquota stabilita dal Comune per l’Imu, il contribuente che si trova nelle condizioni indicate dalla legge deve calcolare l’imposta dovuta riducendo l’aliquota al 75% (la misura del 75% non può essere oggetto di modificazione da parte del Comune). Si ottiene quindi uno sconto del 25%.

Nel caso concreto, se l’aliquota scelta dal Comune è 1,06, è necessario calcolare il 75% della stessa, cioè 0,795. la stessa deve essere applicata alla base imponibile IMU. La stessa si ottiene dalla rendita catastale rivalutata del 5% X moltiplicatore Imu che dipende dalla categoria catastale.

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