Terza rata Imu, chi deve pagarla? Scoprilo

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In Commissione è stato presentato un emendamento che prevede la possibilità per i Comuni, per il solo 2023, di avere una proroga dei termini previsti per l’adozione e conseguente pubblicazione sul sito MEF della delibera con le aliquote Imu. Questo vuol dire per molti contribuenti dover pagare una terza rata con scadenza a fine febbraio 2024.

Imu 2023, le scadenze

L’Imu è l’Imposta municipale unica dovuta su fabbricati (esclusa la prima casa), aree edificabili e terreni agricoli. La normativa prevede il pagamento in due rate. La prima rata scade il 16 giugno di ogni anno e viene calcolata dal contribuente applicando le aliquote fissate dal Comune per l’anno precedente. La prima rata è pari al 50% dell’importo così calcolato.

La seconda rata scade il 16 dicembre, per il 2023 la scadenza è posticipata al 18 perché il 16 è sabato. La seconda rata deve essere calcolata applicando le aliquote determinate dal Comune con propria delibera. La delibera in oggetto deve essere inviata entro il 14 ottobre di ogni anno al MEF che provvede quindi a pubblicarla sul sito del Ministero entro il 28 ottobre di ogni anno. In questo modo i cittadini possono calcolare la seconda rata, scomputando ovviamente l’importo pagato nella prima rata.

Nel caso in cui il Comuni non adotti e trasmetta nei termini la delibera, si intendono prorogate le aliquote dell’anno precedente.

Terza rata Imu, cosa prevede la legge di bilancio 2024?

L’emendamento presentato dai relatori della legge di bilancio 2024 prevede che “le delibere saranno ritenute valide se inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre. Il termine per la pubblicazione è spostato al 15 gennaio 2024.” L’emendamento inoltre prevede che l’eventuale conguaglio dovuto dai contribuenti sia dovuto entro il 29 febbraio 2024. Al versamento non si applicano sanzioni e interessi. Inoltre nel caso in cui i saldo sia negativo, ad esempio se il Comune riduce l’aliquota rispetto a quella applicata l’anno precedente, sarà effettuato un rimborso nei modo ordinari.

Ricordiamo che la legge di Bilancio ancora non è definitiva, sebbene con molta probabilità al testo sarà posta la questione di fiducia e quindi si tratterà di un testo blindato. Che sia un modo per compensare le perdite di gettito dovute all’esenzione Imu per immobili occupati?

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