Assegno di inclusione, cosa si può acquistare?

L’assegno di inclusione ha ormai preso il posto del reddito di cittadinanza. In questo passaggio epocale sono cambiati i requisiti per ottenerlo e sono stati ridotti gli importi. Restano però i limiti agli acquisti, infatti la carta che riceveranno percettori non potrà essere utilizzata per tutte le tipologie di spese.

Per cosa si può usare l’assegno di inclusione?

La carta a disposizione dei percettori di reddito di cittadinanza consentiva di effettuare prelievi in contanti per una porzione del reddito. La rimanente parte poteva essere utilizzata per l’acquisto di generi alimentari, prodotti farmaceutici, abbigliamento non di lusso, per il pagamento di tasse, bollette. Non poteva ad esempio essere utilizzata per giochi, per acquisti in gioielleria, armi, materiale pornografico o altri beni e servizi esclusivi per adulti.

Per l’assegno di inclusione non è stata stilata una lista, molti hanno ritenuto che valessero le stesse regole previste per il reddito di cittadinanza, ma in realtà questa lettura non è univoca e certa. Le norme infatti stabiliscono che con l’assegno di inclusione è possibile effettuare acquisti “per il soddisfacimento delle esigenze previste per la carta acquisti”.

Qui potrebbero quindi esservi delle differenze perché la Carta Acquisti, introdotta dal decreto legge n.112 del 2008, riconosciuta a nuclei con bassi redditi e caricata una tantum, non consente ad esempio acquisti indiscriminati in alimentari.

Limiti ai prelievi di contanti con l’assegno di inclusione

Anche per l’assegno di inclusione è invece possibile effettuare prelievi in contanti nel limite di 100 euro per il percettore, aumentato dei seguenti coefficienti:

  • 0,50 per ogni disabile
  • 0,40 per ogni persona over 60 presente nel nucleo;
  • 0,40 per un componente nel nucleo con carichi di cura;
  • 0,30 per ogni componente del nucleo con grave disagio bio-psicosociale;
  • 0,15 per minori presente nel nucleo (fino a 2);
  • 0,10 per minori ulteriori rispetto a 2.

I soldi prelevati in contanti non sono tracciabili e di fatto possono essere utilizzati per qualunque tipologia di acquisto, ad esempio sigarette o alcool.

Ricordiamo che i primi accrediti dell’assegno di inclusione saranno effettuati il 26 gennaio 2024. L’Inps ha precisato che chi presenta la domanda a partire dall’8 gennaio e non oltre il 31 gennaio potrà vedersi accreditate le somme il 27 febbraio. In questo caso si avrà in un’unica data l’accredito di due mensilità (Messaggio INPS 25 del 3 gennaio 2024). Per ottenere l’accredito è però necessario che il Patto di attivazione digitale, deve essere sottoscritto entro il 31 gennaio.

Leggi anche: Nuovo assegno di inclusione, come funziona e chi può richiederlo

 

Nadia Pascale

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