Concorso Ufficio del processo presso il Ministero della Giustizia

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Uscirà a breve il bando di concorso Ufficio del processo, previste in totale 16.550 assunzioni divise in due blocchi, le prime assunzioni dovrebbero esserci già nel 2024. Nel primo bando dovrebbero essere disponibili 4.200 assunzioni.

Concorso Ufficio del processo, caratteristiche

Già nel 2022 il Ministero della Giustizia ha reso nota la carenza di organico, con circa il 26% delle posizioni scoperte a causa della mancata assunzione di nuovo personale in sostituzione di quello andato in pensione. Tale carenza di organico si riflette sui tempi della giustizia che come sappiamo sono abbastanza lenti.

Le nuove assunzioni avvengono con le risorse PNRR, Piano nazionale di resilienza e resistenza, capitolo programmazione straordinaria di assunzioni della Missione M1C1 – Capitale Umano e Ufficio del PNRR. L’assunzione è prevista a tempo determinato per 3 anni non rinnovabili con stabilizzazione entro il 2026. Proprio tale caratteristica mette in dubbio i partecipanti, ma l’aver svolto il lavoro presso l’Ufficio del processo costituisce titolo preferenziale per il concorso in magistratura ed equivale ad un anno di tirocinio professionale per l’accesso alla professione di avvocato e di notaio.

Il bando sarà pubblicato sulla pagina dei concorsi del Ministero della Giustizia e successivamente sulla piattaforma inPA per il reclutamento nella Pubblica Amministrazione. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata tramite la piattaforma inPA utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS.

L’obiettivo delle nuove assunzioni sarà rendere il processo più snello, coloro che sono assunti all’Ufficio del processo hanno il compito di svolgere gli atti preparatori, predisporre la bozza dei provvedimenti e coadiuvare il magistrato e l’intero ufficio giudiziario in tutte le attività preparatorie e collaterali alla decisione.

Materie da studiare per il concorso Ufficio del processo

Possono partecipare al concorso i candidati con laurea in giurisprudenza, economia o scienze politiche. Sono titoli preferenziali l’aver superato il concorso per l’accesso alla professione di avvocato o notaio, aver frequentato la scuola di specializzazione per le professioni legali (1 anno di frequenza) , l’accesso al concorso magistratura ordinario e l’accesso alla magistratura ordinaria.

Il concorso prevede una sola prova scritta, nelle materie articolata in 40 domande a risposta multipla:

  • Diritto pubblico;
  • Informatica;
  • Ordinamento giudiziario;
  • Lingua inglese.

Naturalmente assume particolare rilevanza la valutazione dei titoli.

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