Bonus genitori separati, come richiederlo e quando spetta

Bonus genitori separati per coloro che hanno figli a carico. Ecco tutte le novità, chi può richiederlo e la scadenza per farlo.

Bonus genitori separati, cos’è e quando spetta

Può succedere che una famiglia si sgretoli e i genitori decidano di separarsi. Spesso in maniera consensuale e a volte tramite avvocati, ma i figli rimangono sempre un punto fermo della coppia. In ogni caso resta ad entrambi l’onere di prendersene cura. Secondo quanto specifica l’INPS si tratta di una misura a sostegno di famiglie di genitori separatidivorziati o non conviventi per garantire la continuità del mantenimento dei figli.

Il contributo può arrivare a un massimo di 800 euro per 12 mensilità ed è corrisposto dall’INPS in unica soluzione. Ebbene, il contributo spetta al genitore che nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 (data nella quale è venuto a cessare lo stato di emergenza epidemiologica da Covid-19) non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore (ex coniuge o ex convivente).

Bonus genitori separati, i requisiti necessari

Il bonus spetta al genitore che presenta la domanda che:

  • abbia un reddito IRPEF non superiore a 8.174 euro nelle annualità di mancata corresponsione del mantenimento (2020, 2021 e 2022);
  • risulti convivente con il/i figlio/i nelle medesime annualità;
  • in caso di figli maggiorenni, questi siano portatori di handicap grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 104/1992, alla data della mancata percezione dell’assegno di mantenimento, successivamente all’8 marzo 2020 e nei periodi per i quali viene richiesta la prestazione (non oltre al 31 marzo 2022).

Il bonus spetta laddove l’altro genitore separato, divorziato o non convivente in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 non abbia versato (in tutto o in parte) il mantenimento spettante all’altro genitore. Situazione che si sia verificata a causa di:

  • la cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni;
  • alternativamente, il genitore inadempiente abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019.

Come presentare la domanda

La domanda all’INPS può essere presentata già da adesso subito 12 febbraio 2024 e fino al 31 marzo 2024. La domanda si presenta attraverso l’apposito servizio, disponibile sul portale istituzionale dell’INPS. Inoltre occorre andare nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, previa autenticazione mediante sistema di identità digitale.

In fase di compilazione della domanda è necessario indicare:

  • gli anni fra quelli interessati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 in cui il reddito complessivo annuo del genitore richiedente in stato di bisogno è stato inferiore o uguale a 8.174 euro;
  • i dati relativi all’altro genitore;
  • i dati dei figli conviventi nel periodo di riferimento.

In fase di presentazione della domanda, è necessario allegare:

  • la documentazione (ad esempio, sentenza di separazione, provvedimenti di autorità municipali ecc.) che attesti il diritto all’assegno di mantenimento;
  • in caso di figlio maggiorenne disabile, l’attestazione della disabilità qualora la stessa sia stata certificata in data antecedente al 2010. Oppure provenga da contenzioso o sia stata rilasciata dalle Province autonome di Trento o di Bolzano-Alto Adige o dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta.

In caso di esito positivo sarà lo stesso ente a provvedere all’erogazione del contributo al genitore richiedente.

 

Francesca Cavaleri

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