Decreto energia 2024, è legge e prevede importanti novità

Il decreto energia 2024 è legge e prevede importanti novità per le imprese, le Regioni sia nel settore fotovoltaico che eolico e non solo.

Decreto energia 2024, le principali novità

Approvato dal Senato il decreto energia 2024 con 97 sì, 74 no e 2 astenuti. Il testo convertito il legge introduce importanti novità per la sicurezza energetica del Paese. Ad esempio il decreto energia 2024 ha istituto, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, un fondo con la dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2043. Il fondo è destinato anche a coprire i ricavi per il servizio di rigassificazione.

Sul piano agevolazioni green ed efficienza energetica, il decreto energia 2024 convertito in legge prevede:

  • l’introduzione di semplificazioni nei processi di approvazione per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • nuove agevolazioni per gli impianti che producono energia a partire da fonti rinnovabili;
  • un accesso semplificato agli incentivi per interventi di efficienza energetica su edifici danneggiati dal terremoto che ha colpito il Centro Italia nel 2016.

Decreto energia 2024, la Regione Siciliana

Da punto di vista energetico la Sicilia è un punto strategico e crocevia storico per l’Italia. Vento e sole non mancano e sempre più può usata per la produzione di energia alterativa. Il decreto energia però attribuisce al Presidente della Regione siciliana (oggi Renato Schifani) il ruolo di commissario straordinario per la gestione dei rifiuti, per la creazione di nuovi impianti di termovalorizzazione.

Il processo di termovalorizzazione dei rifiuti si basa su un sistema con griglia mobile raffreddata ad acqua, integrata con la caldaia per la produzione di vapore grazie al recupero del calore liberato dai rifiuti a seguito della loro combustione. Una svolta economica per l’isola anche perché ci sono a disposizione 800 milioni per i relativi investimenti, derivanti dal Fondo sviluppo e coesione e dal Fesr.

Altri interventi per ridurre la dipendenza dal fossile

Ridurre la dipendenza dal fossile è un obiettivo che non solo sta perseguendo l’Italia, ma tutta l’Europa. Così sono previsti fondi per l’introduzione di impianti fotovoltaici in campo agricolo. Ma ancora lo sfruttamento dei “tetti” di capannoni, siti produttivi, stalle, che possano permettere la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici.

Previsti fondi anche  per l’individuazione di porti idonei per l’istallazione di impianti eolici, che possano sfruttare la potenza del vento. Essendo il territorio italiano una penisola, non dovrebbe essere particolarmente difficile riuscire ad trovare e a creare sistemi che possano sempre di più eliminare la dipendenza dal petrolio.

 

 

Francesca Cavaleri

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