Sicurezza sul lavoro, arriva il decreto con condono contributi

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Gli incidenti sul lavoro sono una piaga per l’Italia e proprio per questo già nei giorni scorso il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone aveva annunciato l’avvio dei lavori per un decreto legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. I fatti di Firenze hanno però portato a un’accelerazione, ecco perché già nei prossimi giorni il provvedimento potrebbe essere in Consiglio dei ministri. Tra le novità annunciate vi è anche il condono per i contributi previdenziali non versati.

Condono per i contributi previdenziali non versati

Il lavoro irregolare aumenta l’incidenza degli incidenti sul luogo di lavoro perché si tratta di veri lavoratori fantasma, non tutelati in caso di incidente e quindi spesso lasciati in condizioni precarie, senza le dovute protezioni individuali e collettive. Al fine di aumentare la sicurezza sul lavoro sono quindi incentivate le regolarizzazioni attraverso la riduzione delle sanzioni applicate. Sia chiaro: la regolarizzazione prevede comunque il pagamento dei contributi, ma il datore di lavoro potrà beneficiare di una riduzione delle sanzioni applicate.

Queste non è l’unica novità che sarà introdotta. L’obiettivo è quello di contrastare il caporalato, contrastare il lavoro sommerso e aumentare la sicurezza.

Minori controlli per le aziende più sicure

Il provvedimento prevede anche la creazione di una lista di conformità in cui saranno iscritte le imprese che in seguito a controlli risultano essere in regola per quanto riguarda le norme in materia di sicurezza sul lavoro. L’iscrizione nella lista implica che per 18 mesi non saranno eseguiti ulteriori controlli.

Non vengono invece intaccate le misure già applicate, in particolare continua ad esservi l’obbligo il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice di avere il tesserino di riconoscimento sul luogo di lavoro.

Infine, dovrebbe venir meno la penale per la somministrazione fraudolenta di lavoro, sostituita dall’aumento dell’ammenda applicata da 20 a 30 euro per ogni lavoratore impiegato e per ogni giornata di lavoro effettuata.

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