Dalle ore 12:00 del 15 marzo 2024 professionisti e imprese possono richiedere il bonus colonnine di ricarica. La piattaforma sarà aperta fino al 20 giugno 2024. Ecco cosa sapere.
Il bonus colonnine di ricarica 2024 è rivolto a professionisti e imprese, è gestito da Invitalia e promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il fondo disponibile è di 87,5 milioni di euro. Il bonus può essere richiesto per l’installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche avvenute successivamente al 4 novembre 2021. Non vi sono limiti rispetto alla dimensione dell’impresa e l’ammontare del bonus può ricoprire fino al 40% del costo sostenuto per l’installazione. Devono però essere rispettati i limiti previsti per gli aiuti de minimis.
Affinché si possa accedere agli incentivi è necessario che l’impresa sia in regola con tutti gli adempimenti contributivi, previdenziali, in particolare è necessario avere il Durc (documento unico di regolarità contributiva). Inoltre possono accedere solo le imprese in regola con gli adempimenti fiscali.
Non possono accedere le imprese sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente.
Per ottenere il Bonus è necessario che le spese sostenute siano state oggetto di fatturazione elettronica.
Per i professionisti ci sono anche requisiti specifici, in particolare possono accedere solo coloro che hanno un volume d’affari superiore al valore delle infrastrutture per l’installazione delle colonnine di ricarica. Si deve fare riferimento ai dati contenuti nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate.
Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro.
Le spese possono riguardare l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese di installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Infine, nel caso in cui ci siano stati provvedimenti precedenti di revoca di aiuti, gli stessi devono essere stati già restituiti.
Trattandosi di un contributo gestito da Invitalia, la domanda deve essere presentata attraverso il sito ufficiale.
Gli importi riconoscibili sono fino al 40% della spesa sostenuta e dimostrabile, sono però previsti dei limiti di spesa massima:
infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:
infrastrutture di ricarica in corrente continua:
Per ulteriori informazioni di dettaglio invitiamo a consultare la scheda dell’agevolazione sul sito Invitalia. Dallo stesso sito è possibile inoltrare la domanda.
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