Patente a punti e cantieri edili, come dovrebbe funzionare

Patente a punti e cantieri edili sono la nuova combinazione che dovrebbero evitare le morti sul lavoro, ma ecco come dovrebbe funzionare.

Patente a punti e cantieri edili, il punto della situazione

Basta morti sul lavoro e soprattutto nei cantieri edili. Occorre che la sicurezza dei lavoratori sia al primo posto, perché non si può morire per portare a casa il pane per se e per i propri figli. Tuttavia l’ultima bozza del Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2024 prevede l’obbligo di una patente a punti per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili di cui all’articolo 89, comma 1 lettera a) del D.Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza Lavoro o TUSL).

Quindi la sicurezza nei cantieri prevede una patente a punti per le imprese edili che ne garantisca la qualità. Ma anche con l’aumento delle forze ispettive e nuove regole su qualificazione e formazione. Mettendo quindi in conto anche la possibilità di nuovi posti di lavoro tra ispettori e formatori. Nel primo caso si parla di persone che possano controllare in qualsiasi lavoro e il rispetto degli standard richiesti. Invece, nel secondo caso, la presenza di formatori che possano migliorare la cultura della sicurezza del lavoro.

Patente a punti e cantieri edili, a partire da quando?

La patente a punti non è subito operativa, anche perché mancano i dettagli della norma. Tuttavia a partire dal primo ottobre 2024 tutte le imprese edili, i liberi professionisti e gli operatori del settore sono tenuti ad avere la patente a punti. Un documento rilasciato dell’Ispettorato nazionale del lavoro sulla base di diversi requisiti. Tra questi requisiti ci sono:

  • l’iscrizione alla Registro delle imprese presso la Camera di Commercio industria e artigianato;
  • l’adempimento degli obblighi formativi e il possesso del Documento unico di regolarità contributiva (DURC);
  • il Documento di valutazione dei rischi (DVR);
  • e il Documento unico di regolarità fiscale (DURF).

Infine la patente sarà rilasciata, in formato digitale, dalla competente sede territoriale dove ha sede l’impresa o dove opera il lavoratore autonomo.

Come dovrebbe funzionare?

Una volta aver ottenuto tutti i documenti richiesti sarà possibile richiedere la patente a punti. Si avrà una dotazione iniziale di 30 crediti. I crediti si perdono ogni volta in cui ci siano delle violazioni che espongono i lavoratori agli infortuni, rischi, inabilità o morte dei lavoratori. Ma i punti possono essere ripresi attraverso la partecipazione a corsi di formazione e seguendo le indicazioni previste dal Ministero.

Per lavorare in un cantiere edile, i crediti residui sulla patente dovranno essere almeno 15. Il lavoratore autonomo o l’impresa che lavora in un cantiere edile senza la patente o con un credito inferiore a 15 punti, pagherà una sanzione amministrativa da 6 mila a 12 mila euro.

Francesca Cavaleri

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