Per le imprese che vogliono assumere c’è la possibilità di ottenere importanti sgravi contributivi, bonus assunzioni, che possono arrivare fino al 100% dell’importo dei contributi previdenziali. Le varie misure sono contenute nel decreto legge 60 del 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2024 ed entrato in vigore il giorno 8. Ecco le principali misure previse per chi assume.
La prima cosa da dire è che gli sgravi contributivi previsti si riferiscono ai contributi previdenziali e non comprendono i premi Inail Sono rivolti esclusivamente alle imprese che assumono con contratto a tempo indeterminato, oppure trasformano un contratto precedente a tempo determinato. Si può ottenere l’agevolazione anche nel caso in cui vi era un precedente contratto di apprendistato non confermato.
Affinché si possa ottenere l’esonero contributivo, è necessario che per l’impresa vi sia un aumento reale degli occupati. L’incremento deve essere valutato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.
I bonus assunzioni sono validi per i contratti stipulati dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 per un numero di mesi non superiore a 24. Infine, si ricorda che affinché siano operative le misure è necessario che sia emanato un decreto attuativo con le norme di dettaglio. Lo stesso deve essere adottato di concerto tra il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Delineati i tratti comuni delle misure, vediamo quali sono gli esoneri contributivi previsti.
L’articolo 22 del decreto 60 del 2024 prevede il Bonus giovani, si tratta di uno sgravio contributivo del 100% con importo massimo di 500 euro mensili per coloro che assumono giovani di età inferiore a 35 anni. L’importo massimo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore è aumentato a 650 euro nel caso di assunzioni in unità operative collocate nella zona ZES (Zona Economica Speciale) che comprende: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
L’articolo 23 prevede, invece, il Bonus donne. In questo caso lo sgravio è previsto per l’assunzione di donne che abbiano maturato 24 mesi senza un regolare contratto di lavoro di qualsiasi età. Nel caso in cui l’unità operativa sia collocata in una ZES cambia il requisito oggettivo, bastano 6 mesi senza un regolare contratto di lavoro. Anche in questi due casi lo sgravio può arrivare al 100% degli oneri previdenziali con un limite massimo mensile di spesa per ciascun lavoratore di 650 euro.
Bonus Zes
Infine, il terzo aiuto è denominato Bonus ZES e prevede l’esonero contributivo per l’assunzione di soggetti che hanno superato i 35 anni di età e risultano privi di impiego da almeno 24 mesi.
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