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Cedolare secca, quando si pagano le tasse?

In tanti cercano un guadagno extra e chi ha un appartamento, un immobile, cerca di arrotondare mettendo a disposizione l’immobile per locazioni, è una soluzione ottima per avere un’entrata in più. In questa sede è però diventato importante essere in regola con la tassazione, la scelta più conveniente è la cedolare secca, imposta sostitutiva che richiede pochi adempimenti ed evita l’applicazione di aliquote Irpef più elevate.

Quando si pagano le tasse con la cedolare secca?

La prima cosa da sottolineare è che chi ha un appartamento e decide di concederlo in affitto non risulta essere un professionista, di conseguenza non è necessario avere una partita Iva. Vediamo però in quale momento è necessario versare le tasse.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il servizio di “consulenza” tramite il sito FiscoOggi, nella posta risponde a requisiti posti dai contribuenti, in questo caso il quesito posto è: Ho affittato un mio appartamento con la normativa della cedolare secca da marzo 2024: il pagamento di quanto dovuto per questo primo anno in corso sarà fatto sul 730 del 2025 o devo anticipare qualcosa già quest’anno?

 

L’Agenzia delle Entrate nella sua risposta al contribuente sottolinea che il contribuente che inizia ad affittare l’immobile deve versare l’Irpef tenendo in considerazione le normali scadenze. Per il primo anno però, non essendo ancora chiaro quali saranno le entrate, sottolinea l’Agenzia, l’acconto non è dovuto: Nel primo anno di esercizio dell’opzione per la cedolare secca l’acconto non è dovuto, poiché manca la base imponibile di riferimento, cioè l’imposta sostitutiva dovuta per il periodo precedente. 

Come versare le tasse il primo anno di locazione

Ne consegue che il contribuente verserà il saldo per l’anno 2024 direttamente entro il 30 giugno 2025, a partire dall’anno di imposta 2025 di seguito potrà effettuare le seguenti scelte:

  • in unica soluzione (entro il 30 novembre), se di importo inferiore a 257,52 euro
  • in due rate, se di importo pari o superiore a 257,52 euro (di cui la prima, nella misura del 40%, entro giugno e la seconda, nella restante misura del 60% per cento, entro novembre).

Leggi anche: Cedolare secca sugli affitti, è valido l’adeguamento Istat?

 

Nadia Pascale

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