Stretta Autovelox per garantire una maggiore protezione sulle strade italiane. Gli automobilisti li odiano e spesso monta la polemica
Gli autovelox non sono altro che rilevatori di velocità dei veicoli su strada. Sono migliaia quelli installati nelle strade italiane e spesso però bersaglio di atti vandalici. E si perché se non si rispetta il limite di velocità indicato, scattano la foto alla targa e la multa arriva direttamente a casa. Per questo motivo sono spesso visti come macchine per fare i soldi da parte delle autorità locali.
Infatti fino ad ora era proprio i comuni a scegliere i luoghi in cui installare queste macchine. A partire dalla messa in vigore del decreto saranno i prefetti a scegliere i punti migliori e idonei per garantire la maggior sicurezza sulle strade italiane. I comuni dovranno dimostrare che l’istallazione di un autovelox in un punto da loro indicato, potrebbe diminuire il numero degli incidenti. Tuttavia è pronto il decreto pubblicato sulla gazzetta ufficiale che ne regolamenta l’uso ed entrerà in vigore già da domani.
Altra regola è lo stop in città degli autovelox sotto i 50 Km/h. Mentre nelle strade extraurbane non potranno essere attivati dove il limite è inferiore di 20 Km/h rispetto a quello previsto dal codice stradale, sul quel determinato di strada.
Anche pera quanto riguarda i cartelli che indicano la presenza delle macchine, questi devono essere ben visibili e grandi. Almeno un km prima nelle strade extraurbane, mentre su quelle urbane la distanza di accorcia a 200 metri prima. Infine i Comuni avranno tempo 12 mesi per adeguarsi e mettere a norma gli autovelox.
Arrivano novità anche per i gestori del servizio dei monopattini a noleggio. Sempre più le nostre strade dei centri storici sono piene di monopattini a noleggio che soggiornano sui marciapiedi e che a volte non permettono nemmeno di camminare. Mezzi dove capitano, e non va meglio con le biciclette a noleggio. Oltre ad essere un pericolo, sono senza dubbio un segnale di degrado, anche perché le app ad essi annessi indicano spesso i posti di stallo.
A tal proposito arrivano delle multe e sospensioni, fino a 30 giorni per i gestori del servizio, che devono geocalizzare i propri mezzi e “ordinarli“. Capo stipite è il comune di Roma che ha messo al pagamento due operatori. Tuttavia l’idea piace anche agli altri comuni italiani che non si esclude possano applicare lo stesso sistema.
Le estetiste sono diventate illegali, equiparate agli spacciatori. Da oggi in poi guai anche a…
Le pensioni del defunto ex premier tornano in auge: scopri tutto quello che ti spetta…
Veramente si parla di coprifuoco estivo 2025 dalle 21? Facciamo chiarezza in merito. L'estate è…
Una brutta notizia per milioni di consumatori: il marchio di supermercati più conosciuto nel nostro…
L'educazione alimentare è un percorso di inesauribile apprendimento. È fondamentale in tal senso utilizzare correttamente…
Luce e gas non sono mai stati così tanto amici e alleati del bilancio familiare.…