Spese familiari a carico sono sempre al centro di diversi dubbi da parte del contribuente. Cerchiamo quindi di fare un po’ di ordine.
E’ tempo di Dichiarazione dei redditi e di conseguenza tutta una serie di dubbi, qualora non si accettasse la precompilata. Se una famiglia ha dei figli, anche le spese sostenute per loro possono essere “scaricate” e dichiarate ai fini del rimborso. In particolare è possibile detrarre il 19% su un importo massimo di € 632 per figlio.
Inoltre si può detrarre il 19% sulle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, attività sportiva o musicale, per un importo massimo di € 800 per ciascun alunno. Ad esempio in ambito sportivo la detrazione fiscale riguarda le spese sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento, con riguardo ai ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.
I genitori che vivono sotto lo stesso tetto, ma lavorano entrambi, fanno la propria dichiarazione dei redditi. Ma come funziona in questi casi la detrazione per le spese sostenute per il figlio? L’Agenzia delle entrate dà una risposta chiara e netta a questo quesito che non lascia quindi altro tipo di interpretazioni.
La detrazione spetta al contribuente al quale è intestato il documento che certifica la spesa. In altre parole, se la retta dell’asilo viene interamente pagata dalla madre, è a lei che spetta il totale rimborso, indipendentemente dal fatto che egli sia titolare o meno anche della detrazione per figli a carico e dalla modalità di ripartizione con l’altro genitore di quest’ultima detrazione.
Può portare in detrazione l’intera spesa anche un solo genitore nel caso in cui uno dei due genitori sia fiscalmente a carico dell’altro, quest’ultimo può portare in detrazione l’intera spesa sostenuta nell’interesse del figlio, anche se i documenti sono intestati all’altro genitore.
Se invece il documento è intestato al figlio fiscalmente a carico le cose sono diverse. Infatti la detrazione si suddivide tra i genitori in relazione al loro effettivo sostenimento. Quindi se i figli sono a casa con entrambi i genitori, ed entrambi si occupano della gestione del figlio possono detrarre la spesa nella misura del 50%. Ma nel documento deve essere annotata la percentuale di riparto. Per esempio, se le spese sono state sostenute da uno solo dei genitori, quest’ultimo può calcolare la detrazione sull’intero importo, attestando tale circostanza sul documento comprovante la spesa.
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