Acqua, perché bere quella del rubinetto fa bene secondo Harvard

Quanto spendiamo ogni mese per acquistare acqua da bere? Sicuramente dipende da quante persone siamo in famiglia, dalle abitudini alimentari, dai gusti personali, alcune acque hanno un prezzo davvero elevato. Di sicuro in estate i medici raccomandano di bere almeno 2 litri di acqua al giorno e la spesa mensile può davvero salire. C’è però da dire che sempre più esperti consigliano di bere acqua di rubinetto, perché?

Quanta acqua consumano gli italiani?

Ma perché acquistiamo acqua, invece, di bere l’acqua del rubinetto? Secondo uno studio del Censis, 9 italiani su 10 bevono acqua in bottiglia. Per consumo di acqua minerale l’Italia è prima in classifica in Europa, con 206 litri pro-capite in media in un anno.

È risaputo che l’acqua delle fonti italiane è di buona qualità, gli italiani non si fidano però delle infrastrutture e di conseguenza hanno paura che nel tragitto fino al rubinetto possano esservi contaminazioni. L’acqua in bottiglia è, invece, imbottigliata alla fonte e di conseguenza si evita tale rischio.

Poi vi sono anti luoghi comuni, ad esempio che l’acqua del supermercato sia più digeribile, maggiormente ricca di elementi preziosi, come calcio e altri sali minerali e che sia funzionale rispetto a problematiche di salute specifiche, ad esempio problemi di fegato o reni. Nella maggior parte dei casi si tratta però di credenze abbastanza semplici da superare.

Uno studio di Harvard ha cercato di creare la dieta ideale per evitare il cancro, meglio prevenirlo. Naturalmente escluso il cibo spazzatura, ma soprattutto in questa particolare dieta è prevista acqua di rubinetto.

Perché preferire l’acqua di rubinetto?

L’acqua di rubinetto, a meno che non vi siano rischi legati alla potabilità, che dovrebbero però essere resi noti dall’ente gestore che dovrebbe controllare in modo attento l’acqua, è salutare.

In primo lugo evita l’inquinamento determinato dal trasporto e dall’uso di bottiglie di plastica che, se anche riciclate, comunque inquinano, anche il procedimento per il riciclo della plastica inquina, sebbene in modo ridotto rispetto alla costante produzione di nuove bottiglie. Ne deriva che bere acqua del rubinetto riduce l’inquinamento e proprio per questo, senza togliere tutti i benefici legati alla corretta idratazione del corpo, consente anche di ridurre l’impatto dell’inquinamento sulla salute umana.

A ciò si aggiunge che in alcuni casi anche note marche hanno purtroppo registrato contaminazioni durante la fase dell’imbottigliamento. Per chi avesse comunque dubbi, l’acqua del rubinetto con un costo irrisorio può essere analizzata presso molte farmacie e laboratori, in questo mod si ha la certezza della purezza.

Leggi anche: Allarme agricoltori, ecco quelli che sono penalizzati dalla PAC

Nadia Pascale

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