Cambiano i consumi degli italiani, più cellulari e meno qualità

Cambiano i consumi degli italiani più concentrati sulla tecnologia e meno sulla qualità dei prodotti alimentari, ecco perché.

Cambiano i consumi degli italiani, lo studio

Attraverso lo studio dei consumi delle famiglie italiane è possibile conoscere come stanno cambiando i mercati di molti prodotti. Secondo uno studio effettuato da Confcommercio i consumi degli italiani, negli ultimi 30 anni, sono cambiando facendo registrare un boom per telefonini e tecnologia ed un calo degli acquisti più tradizionali. Uno studio che prende in esame il tempo dal 1995 al 2024.

Si ricordi che lo studio prende in esame anche un periodo difficile legato al Covid-19. Un periodo che ha fatto aumentare e schizzare verso l’alto gli acquisti online. Tuttavia l’abitudine di comprare online è rimasta, ma si sta ritornando sempre più ai negozi fisici. Molti italiani nel tempo hanno dichiarato che preferiscono i negozi sotto casa dove c’è maggiore empatia con il personale interno e meno confusione.

Cambiano i consumi degli italiani, i prodotti meno acquistati

Sono sotto i livelli di 30 anni fa, in particolare, le spese per alimentari (-10,6%), abbigliamento (-3,9%), mobili ed elettrodomestici (-3,5%). Eppure l’Italia è un paese fortemente legato alla qualità dei prodotti alimentari. La dieta mediterranea ad esempio, è una delle diete più seguite al mondo. Lo stesso dicasi per l’abbigliamento. Eppure sono italiani moltissimi dei marchi che dettano le regole dell’alta moda.

È in calo anche il consumo di elettricità e gas (-16,6%). Quest’ultimo dato ottenuto grazie anche ai minori sprechi e alle politiche di risparmio energetico adottate per contrastare il caro bollette, soprattutto nel periodo di incertezza economica post Covid-19. Periodo in cui si è assistito ad un aumento su scala mondiale di gas ed elettricità, continuato con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.

I prodotti che sono sempre più acquistati

Nello stesso arco di tempo i telefoni vedono un incremento della spesa in termini reali di oltre il 6.500%. Mentre per Pc e prodotti audiovisivi e multimediali la crescita è del 962%. Sarà forse legato all’uso esponenziale dei social media che hanno accresciuto la presenza degli smartphone nella vita di tutti.

Dal 1995 ad oggi, insomma, sono i consumi connessi al tempo libero che continuano ad aumentare a scapito di quelli di prodotti tradizionali. Con la parziale eccezione delle spese che vanno nella filiera turistica, come viaggi e vacanze e pasti e consumazioni fuori casa. Proprio quest’anno ritornano i turisti in Italia e si registra un boom di presenze in molte regioni d’Italia, come ai livelli pre-covid.

 

Francesca Cavaleri

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