Comprare casa è il sogno di molti e grazie alle agevolazioni previste per l’acquisto della prima casa, diventa più semplice raggiungere l’obiettivo. Tra le agevolazioni previste vi è la possibilità di ottenere le detrazioni fiscali sugli interessi passivi pagati per il mutuo per l’acquisto della prima casa. Cosa succede però nel caso in cui il mutuo concesso abbia un importo superiore rispetto al costo di acquisto dell’immobile? A spiegarlo è l’Agenzia delle entrate.
La normativa prevede la possibilità di portare in detrazione il 19% degli interessi passivi pagati per il mutuo per l’acquisto prima casa. La normativa prevede un limite di spesa massima per interessi da portare in detrazione di 4.000 euro annui.
Un contribuente ha chiesto all’Agenzia delle entrate: A breve otterrò da una banca un mutuo che servirà per acquistare la mia abitazione principale. Poiché, su mia richiesta, l’importo che mi verrà concesso è maggiore del costo della casa, è vero che gli interessi passivi che pagherò non sono totalmente detraibili dall’Irpef? Come si calcolano in questi casi?
L’Agenzia delle entrate nella sua risposta ha ribadito il limite di spesa annua per interessi passivi che può essere portata in detrazione e ha ulteriormente sottolineato che nel caso in cui le somme erogate per il mutuo ipotecario sottoscritto per l’acquisto della prima casa, siano superiori rispetto al prezzo di acquisto di casa, subiscono un taglio. Nel caso in oggetto quindi il contribuente non potrà far valere la detrazione sugli interessi pagati per l’intero mutuo, ma solo per la quota non eccedente il prezzo di acquisto della casa.
Per il calcolo del prezzo di acquisto del solo immobile, precisa l’Agenzia, si fa riferimento al valore espresso nel rogito, incrementato delle altre spese accessorie documentabili (spese notarili e altri oneri accessori).
L’Agenzia delle entrate nella sua risposta al contribuente fa un esempio per chiarire meglio “supponiamo che l’importo del mutuo sia di 180.000 euro, che il valore dell’immobile indicato nell’atto di compravendita sia pari a 150.000 euro, che le spese accessorie siano 7.000 euro (3.500 euro, la fattura del notaio per l’atto di acquisto – 3.500 euro, la fattura del notaio per l’atto di mutuo) e che siano stati pagati nell’anno 4.200 euro di interessi passivi. Utilizzando la formula sopra, avremo:
Ne consegue che la detrazione del 19% spetterà esclusivamente su 3.6663, 33 euro, cioè gli interessi pagati sul costo di acquisto dell’immobile.
Leggi anche: Detrazioni 730/2024: l’elenco completo delle spese che si possono scaricare
Disponibile il software per l'adesione al concordato preventivo biennale. Tutte le novità 2025-2026 per i…
Bonus Assunzioni 2025 per permettere alle imprese di trovare la giusta soluzione per assumere personale…
Il decreto bollette è stato convertito in legge, ecco tutte le novità rilevanti per i…
E' online la dichiarazione dei redditi precompilata 2025. I contribuenti possono accedere e verificare la…
Artigiani e commercianti arriva la riduzione contributiva per chi avvia un'attività autonoma. Ecco tutti i…
L'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per la revoca e l'adesione al concordato preventivo…