A che punto è la riforma delle pensioni? Sembra ancora in alto mare perché dal problema cassa proprio non si riesce a venir fuori. Rispunta Quota 41 ma in versione light, ma anche gli incentivi per restare a lavoro, ecco a che punto siamo con la riforma delle pensioni.
Andare in pensione è il sogno di tanti, soprattutto di chi ha lavori particolarmente faticosi dal punto di vista fisico e mentale e vorrebbe godersi il meritato riposo con un importo mensile che sia congruo e consenta almeno di mantenere il tenore di vita.
Per ridurre l’età della pensione è necessario trovare i fondi e spuntano proposte che possono sembrare anche strampalate. Tra queste la Lega propone il ricalcolo dell’assegno solo in maniera contributiva. Questo però potrebbe portare a una diminuzione della cifra del 15-30%.
Un’altra strada per risparmiare è rappresentata da un taglio alla rivalutazione delle pensioni, insomma si può abbassare l’età pensionabile, ma il prezzo da pagare è sull’assegno mensile. Se si considera che il fondo pensione è una prospettiva poco amata dai lavoratori italiani, si capisce che il rischio è una riduzione della qualità della vita per molti. Proprio per questo motivo Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro, afferma che si deve implementare la previdenza complementare.
L’obiettivo resta superare la legge Fornero e Quota 103, accantonata l’ipotesi di una quota 41 pura, cioè pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età raggiunta, si pensa all’ipotesi di una Quota 41 light attraverso il calcolo contributivo. Attualmente per i contributi accumulati prima del 31 dicembre 1995 ,se superiori a 18 anni consentono di procedere al calcolo con il sistema misto, retributivo e contributivo. L’applicazione del criterio misto prevede il calcolo “retributivo” per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 2011. Questo consente di avere un importo mensile più alto rispetto al solo contributivo.
Su tali ipotesi sono però critici i sindacati e l’opposizione proprio a causa del taglio dell’assegno pensionistico. L’opposizione attacca sottolineando che l’ipotesi di una Quota 41 light è manifesta incapacità del Governo di redistribuire la ricchezza e affidarsi quindi a privati, assicurazioni e banche, per far in modo che i cittadini possano avere pensioni dignitose attraverso la previdenza complementare.
Leggi anche: Esonero contributivo parità di genere, condizioni e istruzioni INPS
Disponibile il software per l'adesione al concordato preventivo biennale. Tutte le novità 2025-2026 per i…
Bonus Assunzioni 2025 per permettere alle imprese di trovare la giusta soluzione per assumere personale…
Il decreto bollette è stato convertito in legge, ecco tutte le novità rilevanti per i…
E' online la dichiarazione dei redditi precompilata 2025. I contribuenti possono accedere e verificare la…
Artigiani e commercianti arriva la riduzione contributiva per chi avvia un'attività autonoma. Ecco tutti i…
L'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per la revoca e l'adesione al concordato preventivo…