Forfettari e Partite Iva, novità sulla fattura semplificata

Novità per i forfettari e Partite Iva in merito alla fattura semplificata, secondo quanto disposto da una normativa europea.

Forfettari e partite Iva, cos’è la fattura semplificata

Per i forfettari cambieranno, forse da gennaio 2025, le regole in relazione alla fattura semplificata. La fattura elettronica semplificata è un documento fiscale che ha lo stesso valore della fattura ordinaria, ma che richiede meno informazioni per essere compilata e ritenuta valida.

Il Ministero dell’economia e delle finanze da maggio 2019 ha alzato il limite delle operazioni per cui è consentito l’utilizzo di questo strumento a quattrocento euro, mentre in precedenza il tetto era fissato a cento euro. Ma proprio su questo limite arrivano importanti novità. Tuttavia per i forfettari potrebbero arrivare anche altre novità che riguardano l‘estensione del valore dei ricavi fino a 100 mila euro. Ma tutto è ancora in discussione.

Forfettari e partite Iva, non c’è più alcun limite

Cambiano le regole per i forfettari, in tema di fatturazione, a partire da gennaio 2025. Il Regime forfetario, si ricorda, è un regime fiscale agevolato, destinato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni. Chi applica il regime forfetario determina il reddito imponibile applicando, all’ammontare dei ricavi conseguiti o dei compensi percepiti, il coefficiente di redditività previsto per l’attività esercitata. Al reddito imponibile si applica un’unica imposta, nella misura del 15%sostitutiva di quelle ordinariamente previste. Per accedere al forfettario sono necessari ricavi inferiori a 85 mila euro all’anno.

Ecco per questi professionisti cosa cambierà? L’Italia ha recepito la nuova normativa dell’Unione europea relativa all’Iva: ora, per chi è a regime forfettario, sarà possibile emettere fattura semplificata anche per importi superiori a 400 euro. Cade quindi il limite del valore della fattura.

Quando si applicheranno le nuove regole?

La semplificazione fiscale per le piccole imprese è uno degli obiettivi del piano d’azione della Commissione in materia di IVA. L’iter per l’applicazione di tale adeguamento normativo dovrebbe concludersi entro ottobre 2024. Quindi la possibilità di redigere fatture semplificate potrebbe partire già da gennaio 2025. 

I dati da inserire all’interno della fattura semplificata sono: numero progressivo e data di emissione, denominazione o ragione sociale – o nome e cognome – e residenza fiscale del soggetto cedente o che presta il servizio. Inoltre è necessario il numero di partita Iva del prestatore o cedente; ragione sociale, ditta, nome e cognome, residenza o domicilio del cessionario o committente; le indicazioni dei servizi che sono stati offerti o dei beni ceduti. Ed ancora occorre indicare  l’ammontare complessivo del documento e della relativa imposta. Quando viene emessa una nota di credito, deve essere indicata l’eventuale fattura rettificata con indicazioni e sulle specifiche degli elementi soggetti a modifica.

 

Francesca Cavaleri

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