Cosa fare se si riceve una cartella esattoriale ma si ritiene che l’importo richiesto non sia dovuto o non sia dovuto in tale misura? La risposta è semplice: È possibile richiedere la sospensione legale della cartella esattoriale. Ecco come richiedere la sospensione della cartella esattoriale.
Ricevere una cartella esattoriale non è mai piacevole, soprattutto quando si ritiene che le somme richieste dal Fisco non siano dovute o non siano dovute in tale misura. In questo caso, oltre alla possibilità di opporsi vi è la possibilità di richiedere anche la sospensione legale della cartella esattoriale. Si tratta di un modo per evitare di sborsare soldi che poi non è facile recuperare nel caso in cui dovessero essere riconosciute le ragioni del contribuente.
La prima cosa da sottolineare è che la sospensione della cartella esattoriale deve essere richiesta all’agente riscossore cioè ADER, Agenzia Entrate e Riscossione. L’istanza può essere trasmessa all’ADER online mediante il form raggiungibile dalla propria area riservata sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it a mezzo pec, tramite l’App Equiclick (accedendo alla sezione “sospendi la riscossione”), o, in alternativa, prenotando un appuntamento allo sportello online o agli sportelli territoriali per consegnare l’istanza.
La domanda deve essere presentata entro 60 giorni dalla data di notifica dell’atto da parte dell’Agente della riscossione (cartella di pagamento, avviso di intimazione, preavviso di fermo amministrativo, preavviso e comunicazione di iscrizione di ipoteca o atto di pignoramento).
Non sempre può essere richiesta la sospensione della cartella esattoriale, La legge di Stabilità 2013 (legge n. 228/2012) prevede dei limiti, ecco le casistiche in cui si può fare:
Presentata istanza, l’ADER valuta i presupposti della stessa e la trasmette all’ente creditore affinché verifichi le ragioni del contribuente, nel frattempo la riscossione è sospesa. L’ente ha 220 giorni di tempo per rispondere al contribuente con accoglimento, rigetto della richiesta. Se, trascorsi 220 giorni dalla data di presentazione dell’istanza all’agente della riscossione, il contribuente non riceve nessuna comunicazione dall’ente creditore, le somme oggetto della richiesta vengono annullate di diritto e l’agente della riscossione è considerato automaticamente discaricato dei relativi ruoli.
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