Superbonus 2024, disponibile il modello per la richiesta del contributo a fondo perduto, ecco tutto quello che c’è da sapere.
Continuano le novità legate al Superbonus, la misura che doveva essere un volano per il settore edile italiano, invece si è rivelato essere un disastro. Ma l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento che contiene le modalità di accesso al contributo a fondo perduto. Risorse che dovranno compensare il taglio del 70% per le spese 2024.
Il modello “Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto sugli interventi edilizi 2024 detraibili al 70%” è oggi disponibile con le relative istruzioni, comprensivo del frontespizio, contenente anche l’informativa relativa al trattamento dei dati personali. Tuttavia si ricorda che si fa riferimento alle spese effettuate dal primo gennaio al 31 ottobre del 2024.
Al momento non è possibile però inviare l’istanza. Tuttavia si può già lavorare alla sua compilazione in modalità elettronica esclusivamente mediante procedura web resa disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate. Non è ancora prevista la data di inizio di invio delle istanze, ma sicuramente la data di fine prevista per il 31 ottobre 2024.
Il fondo perduto per gli interventi edili non è riconosciuto a tutti. Occorre quindi disporre di una serie di requisiti:
Il contributo è determinato in relazione alle spese sostenute dal richiedente e/o dal de cuius entro il limite massimo di spesa agevolabile di 96.000 euro. Tale limite è ridotto in misura proporzionale qualora più soggetti aventi diritto abbiano sostenuto quote della spesa agevolabile. In tal caso, al limite di 96.000 euro deve essere applicata la percentuale derivante dal rapporto tra l’importo della spesa agevolabile sostenuta dal richiedente e/o dal de cuius e l’importo complessivo della spesa agevolabile sostenuta da tutti i soggetti aventi diritto.
Il contributo richiesto è pari al minore tra l’importo della spesa agevolabile rimasta a carico del richiedente e/o del de cuius in quanto non oggetto di detrazione e il 30% del limite massimo di spesa agevolabile che si applica al richiedente e/o al de cuius. Le risorse finanziarie sono ripartite prioritariamente a favore dei richiedenti che adibiscono ad abitazione principale l’unità immobiliare oggetto dell’intervento.
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