La Bce taglia ancora i tassi di interesse e questo avrà un buon effetto di risparmio sui mutui e sui prestiti, un breve approfondimento.
Arrivano buone notizie per mutui e prestiti. La Banca centrale europea annuncia il taglio dei tassi di interesse. La Banca Centrale Europea ha effettuato il terzo taglio consecutivo dei tassi d’interesse, riducendoli di 0,25 punti base. Di conseguenza, i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale scenderanno rispettivamente al 3,25%, al 3,40% e al 3,65%, con effetto dal 23 ottobre 2024.
Christine Lagarde sottolineando la disoccupazione ai minimi storici, “indicano un’attività economica in qualche modo più debole del previsto” con “rischi orientati al ribasso“. Ma continuando dice: “ci aspettiamo che l’economia si rafforzi nel tempo grazie alla ripresa dei redditi che permetterebbe alle famiglie di consumare di più“. In ogni caso “l’area euro non va verso una recessione e siamo diretti verso un atterraggio morbido“. Non solo tra le prospettive per il 2025 è anche un calo dell’inflazione.
Gli effetti della decisione della Lagarde non saranno sui mutui a tasso fisso, ma su quelli a tasso variabile. Si tratta di una ventata di ossigeno soprattutto per le nuove operazioni finanziarie. Scendono anche i tassi di mercato, con il Tan medio per un finanziamento a 20-30 anni che arriva al 4,36% per il variabile e al 2,96% per il fisso. I tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 3,25%, al 3,40% e al 3,65%, con effetto dal prossimo 23 ottobre.
Il taglio dei tassi d’interessa da parte della Bce farà risparmiare 18 euro al mese. Quindi all’anno corrisponde a 216 euro l’anno. Il calcolo è dell’Unc, che ha considerato l’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, 4,1%, e l’importo e la durata media di un mutuo. Secondo il Codacons il taglio dei tassi dello 0,25% da parte della Bce deciso oggi determinerà un risparmio per le famiglie che hanno il variabile, sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia, compreso tra i 13 e i 30 euro al mese. Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio sulla rata mensile varia tra i 13 e i 27 euro, pari ad una minore spesa annua tra -156 e -324 euro, analizza il Codacons.
Mentre la Germania è in recessione, arrivano buone notizie per l’Italia, all’indomani dell’approvazione della Manovra 2025. Infatti l’Agenzia Standard & Poor’s conferma il rating ‘BBB’ dell’Italia con outlook stabile. Per l’Agenzia Fitch Raiting le prospettive per il nostro Paesa passano da stabile a positive, grazie a un piano fiscale credibile e una situazione politica stabile. Inoltre le prospettive italiane sul PIL (Prodotto interno lordo) sembrano rosee. Resta però la sfida del debito pubblico elevato, ma le Agenzie valutano positive le misure economiche intraprese dal Governo Meloni, che incassa così un parere positivo sul suo operato. La decisione europea fa registrare effetti positivi anche sulle Borse europee, e questo rappresenta un buon segnale sulle contrattazioni.
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