Molti ragazzi, terminati gli studi cercano di iniziare la carriera nell’insegnamento e sono in tanti a iniziare dall’insegnamento di sostegno, perché, a causa della scarsità degli insegnanti di sostegno, è più facile entrare. Ma come si diventa e quanto guadagna un insegnante di sostegno?
L’insegnante di sostegno ha un ruolo particolare, infatti, deve aiutare i bambini e i ragazzi che hanno delle disabilità fisiche o psichiche o che in qualche modo hanno bisogno di un sostegno maggiore. La figura di questo insegnante deve, quindi, contribuire alla formazione e alla maturazione del ragazzo con un approccio umanistico e una certa empatia.
La tipologia di attività effettivamente svolta dipende da diversi fattori e in particolare dalla tipologia e gravità dell’handicap dell’alunno. Generalmente il programma educativo viene pianificato dall’insegnante di sostegno tenendo in considerazione le indicazioni fornite dallo staff medico e socio-sanitario. Un insegnante di sostegno per svolgere tale compito deve possedere delle competenze fondamentali, prima fra tutti una solida conoscenza dell’ambito pedagogico e della didattica speciale, ossia quella forma di didattica che si occupa di tutti gli individui con deficit, difficoltà, disturbi o handicap mirando a integrarli e a includerli nel gruppo classe.
Per diventare insegnante di sostegno è necessario conseguire un diploma di laurea nella facoltà di proprio interesse. Si unisce un percorso di formazione specifico, il TFA, Tirocinio formativo attivo, si tratta di corsi a numero chiuso.
Non tutti possono accedere al TFA, ci sono requisiti specifici che dipendono dal grado della scuola in cui si vuole insegnare. Ad esempio per la scuola primaria, possono accedere ai TFA coloro che hanno conseguito:
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado sono:
Coloro che hanno conseguito l’abilitazione al sostegno, ma ancora non hanno conseguito il TFA possono, invece, iniziare il percorso con la MAD (Messa a Disposizione) da presentare ai singolo istituti scolastici.
Dal punto di vista economico la strada può essere abbastanza ardua che perché generalmente si inizia dalle supplenze che non sempre sono annuali. Per i primi anni, lo stipendio in genere non raggiunge i 1.000 euro netti il mese, dopo circa 10 anni di servizio, grazie agli scatti di anzianità si può raggiungere uno stipendio netto di 1.400 euro. A fine carriera, gli importi sono più elevati e possono raggiungere i 1700 euro netti.
Abbiamo visto i minimi e i massimi, ma è bene sottolineare che l’importo dipende non solo dall’anzianità di servizio, ma anche dalla scuola in cui si insegna, infatti, un docente di scuola primaria, guadagna meno rispetto a un insegnante di scuola secondaria e la stessa regola vale anche per gli insegnanti di sostegno.
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