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Omessa dichiarazione dei redditi, cambiano le sanzioni.

Il 31 ottobre sono scaduti i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi con il modello Redditi Persone Fisiche. Cosa succede ora a chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi? Ecco le nuove sanzioni previste nel decreto 87 del 2024 (decreto Sanzioni) he modifica le norme previste nel decreto legislativo 471 del 1997.

Dichiarazione dei redditi tardiva

Presentare la dichiarazione dei redditi (tranne i pochi casi che restano un’eccezione) è un obbligo per i contribuenti. L’adempimento consente di effettuare l’autoliquidazione delle imposte.

La normativa prevede due regimi sanzionatori. Il primo si applica fino al 90° giorno di ritardo e prevede sanzioni ridotte per chi volontariamente adempie. In questo caso si parla di dichiarazione tardiva.

l’art. 2 comma 7 del D.P.R. n. 322/1998 prevede che “sono considerate valide le dichiarazioni presentate entro novanta giorni dalla scadenza del termine, salva restando l’applicazione delle sanzioni amministrative per il ritardo”.  In questo caso la sanzione è ad un decimo del minimo di quella prevista per l’omessa presentazione della dichiarazione periodica prescritta in materia di imposta sul valore aggiunto, se questa viene presentata con ritardo non superiore a trenta giorni.

Omessa dichiarazione dei redditi, nuove sanzioni

Il secondo regime si applica dal 90° giorno. A partire da tale data non si ha dichiarazione tardiva, ma dichiarazione omessa e in base alle nuove norme del decreto sanzioni, a partire dal 1° settembre 2024, si applica una sanzione pari al 120% dell’imposta non versata. In precedenza si applicava una sanzione dal 120% al 240% dell’imposta evasa. Si aggiungono gli interessi legali.

Il decreto sanzioni però prevede anche un’ulteriore novità: una sanzione ridotta del 75% se il contribuente, oltre il 90° giorno dalla scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione ed entro il 31 dicembre del 5° anno successivo alla scadenza del termine, prima di un qualsivoglia controllo, presenta la dichiarazione omessa.

Questa nuova previsione normativa, contenuta nel comma 1 bis dell’articolo 1 del decreto legislativo 471 del 1997, trova applicazione a partire dalle dichiarazioni da presentare dal 1° settembre 2024.

Attenzione: c’è una sanzione da pagare anche se la dichiarazione viene omessa quando non sono dovute imposte: la sanzione varia da 250 euro a 1.000 euro, aumentabile fino al doppio nei confronti dei soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili.

Leggi anche: Si può estinguere in anticipo il debito con il Fisco?

Nadia Pascale

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