Stop a diversi bonus che ad oggi non sembrano essere rifinanziati dalla Legge di bilancio, una panoramica sugli esclusi.
Da una prima lettura sulla legge di bilancio sembra che molti bonus, già finanziati negli anni passati, non trovino le risorse necessari per il rinnovo. Quindi a breve scadranno, fine anno, oppure hanno già esaurito tutte le risorse disponibili. Tra i grandi assenti c’è il bonus verde. Come si ricorda si tratta della detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi:
La detrazione massima è di 1.800 euro (36% di 5.000 spese massima) per immobile. Il 31 dicembre di quest’anno questo bonus darà il suo addio.
Addio anche la bonus caldaie che a causa delle nuova normativa sulla casa green europea, annulla qualsiasi tipo di aiuto per l’acquisto di elettrodomestici a metano e gpl. Ad oggi l’agevolazione permette di detrarre il 50% o il 65% della spesa, a seconda delle caratteristiche dell’impianto. Nel 2025 non ci sarà nemmeno l’aiuto economico legato al bonus acqua potabile per migliorarne la qualità.
Fondi esauriti per il bonus tv e decoder, l’agevolazione con un valore di 50 euro per chi acquista TV e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC). Anche il prezzo del pellet sembra essere rientrato, rispetto agli altri anni, e quindi la relativa riduzione dell’aliquota IVA dal 22% al 10% per l’acquisto del prodotto non sembra essere riproposta.
Al momento non si hanno notizie sul bonus colonnine elettriche, nemmeno dall’ente gestore Invitalia. Il contributo ad oggi è pari all’80% delle spese ammissibili e comunque entro il limite di:
Tra gli altri esclusi sembra esserci anche il bonus internet da 100 euro per favorire l’accesso alla banda larga, presente nella Legge di Bilancio 2024, alle famiglie che ancora non lo hanno. Nel 2025 dirà addio anche il bonus benzina, pari a 200 euro e riservato solo ai lavoratori dipendenti privati, quindi esclusi i dipendenti pubblici.
Per quanto riguarda il mondo delle imprese anche la decontribuzione Sud finirà. Si tratta di un esonero contributivo per i datori di lavoro privati con sede in una delle regioni del Mezzogiorno. Ma è anche vero che i fondi destinati a questa misura sono usati per il bonus assunzione giovani, al bonus assunzione donne e al bonus ZES.
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