Caso strano nel Lazio, una multa per superamento dei limiti di velocità annullata perché i vigili erano in divieto di sosta. Ecco perché multa annullata.
Il caso strano, che può diventare un importante precedente anche in casi simili, è successo nella Regione Lazio e ad annullare la multa è stato il giudice di pace di Cassino, in provincia di Frosinone. Cosa è successo? Le forze dell’ordine dovrebbero dare l’esempio e rispettare le ordinarie regole che pretendono siano rispettate dagli altri. Tra queste c’è il divieto di parcheggiare sul marciapiede, sezione della strada dedicata ai pedoni e il cui obiettivo è evitare che gli stessi debbano circolare su strade spesso trafficate e pericolose.
Nel caso in oggetto la rilevazione del superamento dei limiti di velocità è avvenuto con un autovelox mobile collocato nelle immediate vicinanze della macchina delle forze dell’ordine.
A inficiare la validità dell’atto è stato un errore dei vigili urbani che hanno elevato la sanzione. Nel momento in cui è stata rilevata l’infrazione al Codice della Strada avevano posteggiato l’auto sul marciapiede impedendo e ostacolando il transito dei pedoni e quindi creando intralcio alla circolazione. Questo comportameno è valso una multa annullata.
Il problema nasce perché un automobilista nel momento in cui è avvenuto il fatto ha scattato delle foto e diffuso le stesse andando così a rendere palesi le violazioni al Codice degli stessi vigili urbani che, invece, dovrebbero dare l’esempio. Proprio le pesanti critiche che hanno ricevuto i vigili hanno spinto l’automobilista multato a presentare ricorso avverso la multa.
Il giudice di pace di Cassino ha quindi annullato la multa e punito il mancato rispetto delle norme del Codice della Strada da parte delle forze dell’ordine, una violazione non meramente “formale” ma tale da mettere a rischio la fiducia dei cittadini nell’imparzialità e nell’efficacia del sistema sanzionatorio nel suo complesso. Non solo: i vigili, non rispettando il divieto di sosta, hanno inficiato la validità della multa per violazione del limite di velocità.
Viene ribadito il principio che sono in primo luogo le autorità a dover a dover agire con diligenza, correttezza e rispetto delle regole del Codice della Strada. Quando viene meno tale “sensibilità” la multa eventualmente elevata può essere invalidata, anche se emessa da regolare dispositivo autovelox. All’automobilista non potrà quindi essere richiesto alcun esborso.
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