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Pranzi e cene delle feste, volano i prezzi dei prodotti ittici

Tutti pronti per i pranzi e cene delle feste. Ma attenzione perché volano i prezzi dei prodotti ittici e non solo, alcuni consigli.

Pranzi e cene delle feste, cosa troveremo sulle tavole?

Da Nord a Sud dello stivale ci si prepara ad affrontare tutti i pranzi e le cene delle feste. Secondo quanto rileva la Coldiretti, infatti, il 24 dicembre per il Cenone della Vigilia il pesce sarà presente sul 71% delle tavole italiane. Tuttavia c’è proprio un’ampia scelta di pesce: alice, cefalo muggine, gattuccio, mazzancolla, moscardino, nasello, polpo, rombo, sarago, sardina, seppia, sgombro, sogliola, spigola, spinarolo e triglia. 

A questi poi vanno aggiunti molluschi come cozze e vongole che vanno bene per tutte le stagioni. Una ridotta minoranza, rispettivamente l’11% e il 14%, proporrà anche ostriche e caviale, grazie anche alla crescita della produzione Made in Italy. Basti dire che le esportazioni di caviale nel 2023 sono state pari a quasi 22 milioni di euro in valore.

Pranzi e cene delle feste, aumento dei prodotti ittici

Durante queste feste però non mancano i rincari, soprattutto dei prodotti ittici. I maggiori rialzi si registrano per il polpo passato dai 14,00 euro/Kg nel mese di novembre ai 25,00 euro/Kg. Mentre il prezzo per il calamaro, sia italiano che estero, è passato da 18,00 euro/Kg ai 30 euro/Kg. Infine aumento anche per le vongole veraci il cui prezzo continua a salire passando da 16,50 a 17,50 euro/Kg.

Aumenti significativi anche per le orate e le spigole. In particolare, superano i 13,00 euro/kg le orate italiane di pezzatura piccola (tra i 400 e i 600 grammi), contro i 12,00 euro/Kg delle scorse settimane. Per quanto riguarda la spigola, invece, per un esemplare dai 400 ai 600 grammi il prezzo all’ingrosso è aumentato passando da 13,00 a 15,00 euro/Kg in una sola settimana.

Alcuni consigli per risparmiare senza rinunciare al gusto

Uno dei consigli per cercare di risparmiare senza rinunciare al gusto è quello di stare attenti al luogo in cui si compra il pesce. Sarebbe consigliabile andare, per chi può, nei luoghi di mercato del pesce, dove il prodotto non subisce i costi di una lunga filiera. Attenzione anche alla provenienza del prodotto, controllare le etichette del pescato per capire se è un pesce italiano oppure estero.

Secondo i dati del Codacons, la spesa media complessiva a famiglia per le festività in arrivo sale a 992 euro, con circa 420 milioni di euro riservati a pranzo di Natale o cenone della Vigilia al ristorante. Tuttavia il comparto alimentare registra listini in sensibile crescita con punte nell’ultimo mese del +20% su anno per il burro, +13,3% per il caffè, +9,7% per l’olio d’oliva, +23,7% per i pomodori, +11,2% per l’insalata e +8,5% il per cioccolato. 

Francesca Cavaleri

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