La rateizzazione 2025 prevede alcune novità per cittadini ed imprenditori, come l’aumento del numero delle rate disponibili, quello che c’è da sapere.
Il rientro dai propri debiti è sempre un rompicapo per contribuenti e imprenditori. Tuttavia negli ultimi anni si sono susseguite una serie di rateizzazioni per permette di far fronte ai propri debiti. Attraverso dei piani di rientro si è cercato di ottenere un punto di incontro tra contribuenti e fisco. L’ultima novità arriva dal Decreto legislativo n. 110/2024, che ha previsto sostanziali cambiamenti in materia di rateizzazione. Tra cui la modifica delle condizioni di accesso ai piani di rateizzazione e la progressiva estensione del numero massimo di rate concedibili dal fisco.
A partire dal primo gennaio 2025 i contribuenti avranno più tempo per rateizzare i piani di rientro del debito con il fisco. Purché il debito sia inferiore ai 120 mila euro. E’ quanto comunicato dal Vice Ministro Maurizio Leo: la “disposizione di salvaguardia” (art 6) del decreto, stabilisce infatti “per le somme di importo fino a 120.000 euro, se non risulta idoneamente documentata la sussistenza della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, l’agente della riscossione concede comunque la dilazione, accordando il numero massimo di rate mensili, in relazione all’anno di presentazione della richiesta“.
Per coloro che non presentano una situazione di difficoltà economica sono previste nuove regole. Per la rateizzazione delle somme iscritte a ruolo, sempre di importo inferiore o pari a 120.000 euro, su richiesta del contribuente che, invece, documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, l’Agenzia delle entrate-Riscossione concede la rateizzazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, comprese in ciascuna richiesta di dilazione:
Invece per i contribuenti che decideranno di comprovare lo stato di difficoltà otterranno una dilazione maggiore. Il piano di rientro è pari alle rateizzazioni concesse a chi ha un debito superiore ai 120 mila euro, e cioè fino a un massimo di 120 rate (10 anni).
Se le somme iscritte a ruolo della singola istanza di rateizzazione sono di importo superiore a 120 mila euro ecco cosa fare. Su richiesta del contribuente e sulla base della documentazione presentata a corredo per la valutazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, l’Agenzia delle entrate-Riscossione concede la ripartizione del pagamento, fino ad un massimo di centoventi rate mensili, indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta. Certo il sogno di ogni contribuente è quello di estinguere in anticipo il proprio debito, ma iniziare a pagare rispettando le scadenze è già un buon inizio.
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